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 ITALIA - ITALIA - Dopo lo spegnimento della tv analogica: a chi destinare le frequenze liberate nell'etere?
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Notizia 
3 giugno 2010 9:58
 
 "L'Italia a differenza di gran parte dei paese europei non ha ancora deciso di destinare ai nuovi servizi di telecomunicazioni una parte delle frequenze liberate nel passaggio alla tv digitale". Lo ha detto Paolo Gentiloni, responsabile Comunicazioni del Pd, per il quale "la risposta del ministro Vito alla nostra interrogazione durante il question time conferma le preoccupazioni che avevamo: il governo sta sottovalutando l`importanza degli investimenti su internet che hanno anche un potere moltiplicativo sull`occupazione. Il governo Berlusconi è un governo troppo televisivo".
"In Germania - ha proseguito Gentiloni durante il question time -, la gara che si è conclusa la settimana scorsa per assegnare alla telefonia mobile il `dividendo di spettro` liberato dal passaggio della tv al digitale, si è conclusa assicurando alle casse 4,4 mld di euro. In tempi di crisi è dunque molto importante fare questo passaggio sia per le entrate delle casse dello Stato che per le ricadute positive sull`occupazione. Nel nostro Paese le vecchie frequenze liberate dal passaggio al digitale rimarranno ai vecchi editori. Questa scelta del governo Berlusconi di difendere il vecchio club televisivo impedisce allo Stato un introito paragonabile a quello di misure come il blocco degli stipendi pubblici oppure l`ennesimo condono edilizio. La conferma di un uso televisivo di tutte le frequenze mette in fine a rischio i collegamenti in banda larga dalle reti mobili, collegamenti sempre piú preziosi vista la diffusione degli smartphone e degli iPad".
Cosa aveva detto il Governo.
Il ministero dello Sviluppo economico ha allo studio, anche di concerto con l'Autorita' per le comunicazioni, 'nuovi criteri di 'efficientamento' dello spettro radioelettrico gia' assegnato o da assegnare nelle aree televisive digitalizzate e ancora da digitalizzare': l'ipotesi riguarda tra l'altro 'misure idonee a recuperare capacita' trasmissiva non utilizzata, cosi' favorendo eventualmente processi di condivisione dei multiplex da destinare o gia' destinati agli operatori di rete in ambito locale'. Lo ha reso noto il ministro per i rapporti con il Parlamento Elio Vito rispondendo nel question time ad una interrogazione del Pd sull'assegnazione di frequenze liberate in seguito al passaggio alla Tv digitale, di cui era primo firmatario Paolo Gentiloni.
L'obiettivo, ha spiegato Vito, e' consentire 'la razionale e non discriminatoria assegnazione al comparto radiotelevisivo di risorse frequenziali per la diffusione di un numero di contenuti adeguati'.
Al tempo stesso, 'si potranno accelerare le procedure per la destinazione del dividendo di spettro a nuovi servizi di telecomunicazione, con possibili fonti di ricavo derivanti dalla messa a gara a offerta economica di tali risorse'. Quanto al cosiddetto 'beauty contest', richiamato nell'interrogazione e riguardante l'assegnazione del 'dividendo digitale', le modalita' di gara e il quantitativo delle relative risorse - pari a 6 frequenze da assegnare per i nuovi entranti - sono stati individuati dalla Commissione europea nell'ambito delle trattative per la chiusura della procedura d'infrazione Ue nei confronti dell'Italia.

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