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 AUSTRALIA - AUSTRALIA - Eutanasia. Exit International: No alla chiusura di Silk Road
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4 ottobre 2013 11:55
 
Un famoso sostenitore dell'eutanasia ha contestato la chiusura, da parte delle autorita' americane, del sito clandestino Silk Road, poiche' attraverso esso, chi desiderava morire, poteva acquistare dei prodotti che facilitavano il suicidio.
Philip Nitschke, a capo dell'associazione Exit International, che si batte per il diritto all'eutanasia da piu' di dieci anni, fa sapere che le persone ricorrevano a Silk Road per procurarsi del Nembutal, un farmaco che provoca la morte per arresto respiratorio se assunto in quantita' sufficiente.
“I nostri membri piu' anziani apprezzavano di sapere che le loro transazioni erano confidenziali”, ha detto all'agenzia France Presse (AFP), sostenendo di conoscere almeno 20 persone che avevano acquistato questo prodotto grazie a Silk Road.
“Siccome e' risaputo che e' illegale importare una piccola quantita' di Nembutal per poterlo eventualmente usare, in molti hanno pensato che il rischio valeva la pena di essere corso”.
“La chiusura del sito significa che bisognera' ricorrere a metodi meno sicuri”.

Exit International pubblica gli indirizzi di altri luoghi che vendono del Nembutal, molti dei quali sono aziende con sede in Cina.
“Ma non e' piu' anonimo, e le persone rischiano di vedere il loro farmaco intercettato e ricevere la visita della polizia”. Cosi' -dice Nitschke- e' accaduto due giorni fa ad un ottuagenario.
L'eutanasia era stata autorizzata alcuni fa nei Territori del Nord, una regione del nord in Australia, ma negli anni 90 fu vietata, come oggi e' in tutto il Paese. Alcuni Paesi la autorizzano a certe condizioni, tra questi: Belgio, paesi Bassi, Svizzera e quattro Stati degli Usa.
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