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 USA - USA - Eutanasia. Favorevole la maggior parte dei medici
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18 dicembre 2014 11:28
 
Rivoluzione nella classe medica americana sul controverso tema del suicidio assistito: per la prima volta, la maggioranza di dottori e specialisti americani si e' dichiarata a favore di 'staccare la spina' quando non c'e' piu' nulla da fare per i pazienti, evitando accanimento terapeutico. Il 54% delle persone interpellate in un sondaggio condotto su 'Medscape', ha dato il suo 'ok' ad "una morte con dignita' di fronte a malattie incurabili". Nel 2010 su questa posizione erano il 46% dei medici Usa. Nettamente contrario oggi resta solo il 31% dei dottori, contro il 41% del 2010. Secondo l'indagine in cui sono stati interpellati 21.000 specialisti in camice bianco, il 'cambio di direzione' nell' atteggiamento dei medici dell'Unione e' particolarmente interessante nel confronto con l'Europa, dove la classe medica appare completamente divisa a meta': 41% in favore del suicidio assistito e 41% contrari. Medscape ha precisato che circa 4000 dottori europei hanno partecipato alla rilevazione, la maggioranza di questi erano italiani, inglesi, francesi, spagnoli, tedeschi. Per l'Italia, il 42% dei medici intervistati si e' detto in favore, ed il 34% contrario. Il sondaggio e' stato condotto tra settembre e la fine di novembre, durante la ripresa del dibattito pubblico sull' eutanasia, causata dalla tragica storia di Brittany Maynard. La giovane donna che - colpita da un tumore al cervello incurabile - pose fine alla sua vita in Oregon, dove la 'morte dolce' e' legale. "E' un cambiamento netto - ha osservato Arthur Caplan, direttore della divisione di bioetica al NYU Langone Medical Center - se l'opposizione dei medici al suicidio assistito continuera' a scemare come appare, e' probabile che una serie di Stati passino leggi in questo senso. Nonostante la prevista resistenza agguerrita di gruppi religiosi". Tra i dati emersi dal sondaggio: l'86% dei medici ritiene che oggi i pazienti terminali 'non' vengono mai staccati dalle macchine che li tengono in vita troppo presto;il 76% dei dottori americani ha dichiarato che non nasconderebbe mai una diagnosi terminale ad un malato. Ma solo il 45% degli europei si e' detto "sempre veritiero" sulla gravita della situazione con i pazienti.
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