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 GRAN BRETAGNA - GRAN BRETAGNA - Eutanasia, Primo ministro Brown contro modifica della legge
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25 febbraio 2010 11:31
 
Cambiare la legge sul suicidio assistito e' troppo rischioso, in quanto si espongono al rischio di subire scelte altrui le persone piu' deboli: lo ha scritto in un articolo apparso oggi sul Daily Telegraph il premier britannico Gordon Brown, alla vigilia della pubblicazione delle nuove linee guida della procura generale, che di fatto consentiranno di aiutare un malato terminale a morire, evitando di finire in tribunale se si agisce in buona fede.
Questa 'chiarificazione' fatta da Keir Starmer, direttore nazionale dei procuratori d'accusa, viene vista da molti come una effettiva depenalizzazione del suicidio assistito. Gia' una prima circolare a settembre aveva chiarito che andava perseguito solo chi incoraggia un malato a metter fine alla sua esistenza.
o chi beneficia finanziariamente della morte.
Nel suo intervento, Brown dice che Starmer ha ogni diritto a chiarire la posizione delle procure, ma che la legge non dovrebbe essere cambiata dal Parlamento. Creare il 'diritto legale a morire', argomenta, metterebbe una pressione inaccettabile sui malati e sugli anziani, indipendentemente dalle salvaguardie messe in campo.
'Diciamolo chiaramente - scrive il primo ministro - la morte intesa come opzione e come diritto, attraverso non importa quale processo burocratico possa creare la legge sul suicidio assistito, cambierebbe in maniera fondamentale il nostro modo di pensare alla morte. Il rischio di pressioni - non importa quanto sottili - sulle persone fragili e vulnerabili, che per esempio potrebbero percepire la loro esistenza come troppo pesante per gli altri, non potrebbe mai essere escluso'.
I commenti del premier sono stati criticati da Debbie Purdy, la donna malata terminale di sclerosi multipla e protagonista del caso legale che ha portato la procura ad emettere le linee guida (ha chiesto all'Alta corte di chiarire se suo marito, in caso la accompagni a morire all'estero, sara' perseguito): 'Se le persone possono avere una discussione aperta con i loro medici, allora possono trovare una soluzione alle cose che rendono la loro vita intollerabile. Avere un primo ministro che dice, 'non mi interessa se il 95% della popolazione pensa che ci voglia una legge'... credo mostri una mancanza di rispetto per il popolo britannico'.
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