testata ADUC
 ITALIA - ITALIA - Fiducia dei consumatori in calo a giugno. Istat
Scarica e stampa il PDF
Notizia 
25 giugno 2014 13:23
 
A giugno l'indice del clima di fiducia dei consumatori diminuisce lievemente, passando a 105,7 da 106,2 del mese precedente. È quanto comunica l'Istat. La componente economica diminuisce a 116,4 da 118,0, mentre quella personale aumenta leggermente (a 102,2 da 102,0). L'indice riferito al clima corrente è in lieve diminuzione (104,5 da 104,6), mentre quello relativo alla componente futura scende a 107,2 da 108,7.
I giudizi dei consumatori sulla situazione economica del Paese migliorano (il saldo passa a -77 da -81), ciò si spiega con la diminuzione della quota di intervistati che giudica la situazione del Paese "molto peggiorata" (al 33,5% dal 35,3% di maggio). Le attese sulla situazione economica migliorano, con il saldo che passa a 11 da 10. Il saldo che esprime le attese di disoccupazione è in aumento (a 50 da 43). Il saldo dei giudizi sulla dinamica dei prezzi al consumo negli ultimi 12 mesi si conferma in aumento (a 4 da -4 del mese precedente) e i consumatori esprimono anche attese future di aumenti di prezzi (a -26 da -33 il saldo). I giudizi sulla situazione economica della famiglia peggiorano, il saldo passa a -54 da -52. Quanto alle attese future aumentano i giudizi negativi con il saldo che si modifica a -8 da -5. I giudizi sulle opportunità attuali di risparmio, invece, migliorano, a 122 da 119 di maggio. Il risultato è dovuto ad un aumento della quota di coloro che ritengono "certamente opportuno" effettuare risparmi (al 61,3% a giugno dal 59,7% di maggio). Aumentano le attese sulle possibilità future di risparmio: il saldo risulta pari a -45 da -54 di maggio. Il valore è spiegato dall'aumento delle quote di coloro che "certamente" e "probabilmente" potranno effettuare risparmi, i cui valori passano rispettivamente a 8% da 6,7% e a 30,2% da 28,1%. Per quanto riguarda l'opportunità di acquisto di beni durevoli diminuiscono i giudizi sulla convenienza all'acquisto immediato (a -76 da -70 il saldo); anche per le intenzioni future di acquisto degli stessi beni si registra una diminuzione, con il saldo che raggiunge il valore di -82 da -74 di maggio. Il risultato è dovuto all'aumento delle quote di coloro che spenderanno "molto meno" e "un pò di meno" per questi beni, quote che passano rispettivamente al 39% dal 34,3% e al 13 dall'11,8 del mese passato.
A livello territoriale il clima di fiducia aumenta nel Nord-est, diminuisce nel Nord-ovest e al Centro, resta stabile nel Mezzogiorno. Nel Nord-ovest il clima di fiducia scende a 104,2 da 107,3. La componente economica diminuisce sensibilmente, arrivando a 110,6 da 118,6 del mese precedente. Il clima relativo al quadro personale diminuisce a 101,6 da 103,7, così come il clima corrente e futuro (rispettivamente a 103,3 da 106,8 e a 105,3 da 108,3). Nel Nord-est si registra un aumento del dato generale (a 109,6 da 107,3). In positivo tutte le componenti: economica a 121,6 da 118,3, personale a 105,5 da 103,2, corrente a 108,5 da 106,5 e futura a 111,0 da 108,5. Al Centro, si registra una diminuzione a 106,3 da 107,1 del precedente mese. Per questa ripartizione la componente economica diminuisce a 117,4 da 121,9, mentre, quella personale aumenta a 102,9 da 101,2. Per i giudizi riferiti al clima corrente e futuro viene rilevato in aumento il primo, a 106,0 da 105,4, e in calo il secondo a 107,1 da 109,5. Nel Mezzogiorno il clima di fiducia è invariato rispetto al mese precedente (104,1). La componente economica cresce a 117,2 da 114,3, quella personale non subisce variazioni e il valore si attesta a 100,3. Il clima che esprime l'andamento corrente cresce a 102,0 da 101,1 mentre per le prospettive future si rileva una flessione a 107,3 da 108,1.
Pubblicato in:
 
 
NOTIZIE IN EVIDENZA
 
ADUC - Associazione Utenti e Consumatori APS