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Italia. Riduzione del danno, Radicali: Milano peggio di Teheran?
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Notizia di Virginia Fiume *
19 aprile 2008 12:38
 
Dichiarazione di Virginia Fiume, tesoriere dell'associazione Enzo Tortora- Radicali Milano

A Teheran, nell'Iran dove il traffico di stupefacenti viene punito con l'impiccagione, sta per iniziare un programma sperimentale di macchinette per la distribuzione di preservativi, siringhe e materiali per la medicazione. Con lo scopo di limitare i danni relativi alla diffusione di malattie come l'aids e l'epatite tra i tossicodipendenti. (fonte aduc.it)

Forse la situazione proibizionista e repressiva iraniana non è paragonabile a quella italiana. Forse. Ma noi radicali dell'Associazione Enzo Tortora- Radicali Milano cogliamo l'occasione per invitare il sindaco Letizia Moratti a farsi qualche domanda se il regime di Amadinejad avvia politiche di riduzione del danno, mentre a Milano le macchinette scambiasiringhe non sono funzionanti da settembre.

Davvero la città dell'Expo 2015 vuole tornare indietro di 12 anni sulle politiche di riduzione del danno, mentre anche uno dei paesi più repressivi del nostro tempo ne riconosce l'utilità?

Davvero l'astinenza è la soluzione alla tossicodipendenza?

Continua faticosamente la raccolta firme sulla petizione che chiede il ripristino delle macchine scambiasiringhe. Abbiamo bisogno dell'aiuto di tutti i milanesi di "buon senso" per chiedere al sindaco di rispondere a queste domande e dimostrare di essere più aperta del dittatore iraniano e del suo entourage.

QUI i dati sulle macchine scambiasiringhe e il testo della petizione.
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