testata ADUC
 ITALIA - ITALIA - Legalizzazione cannabis. Il SI' del Comune di Pisa
Scarica e stampa il PDF
Notizia 
20 settembre 2016 16:42
 
IL CONSIGLIO COMUNALE
Premesso che: la legislazione italiana in materia di sostanze stupefacenti è contenuta nel Decreto del Presidente della Repubblica 9 ottobre 1990, n. 309 (Testo unico delle leggi in materia di disciplina degli stupefacenti e sostanze psicotrope, prevenzione, cura e riabilitazione dei relativi stati di tossicodipendenza);
- detta normativa è stata modificata dalla legge 49/2006 (cd. Fini - Giovanardi) di conversione del d.l. 272/2015 mediante la quale si stabilivano inasprimenti delle sanzioni relative alle condotte di produzione, traffico, detenzione illecita ed uso di sostanze stupefacenti nonché il superamento delle distinzioni tra droghe leggere e droghe pesanti;
- con sent. C. cost. 32/2014 le disposizioni contenute nella citata l. 49/2016 sono state oggetto di dichiarazione di illegittimità costituzionale con l’effetto di rendere vigenti le disposizioni meno restrittive contenute nella precedente normativa la quale, tuttavia, necessità di essere riformata al fine di giungere ad una legislazione pienamente efficace nel regolamentare una materia che presenta forti interconnessioni sul piano socio-sanitario e che evidenzia un peso notevole sulla giustizia e sul sistema carcerario;
Rilevato che: a causa dell’applicazione della normativa sopra citata si può riscontrare come, durante il 2015, 12.284 dei 45.823 ingressi in carcere (26,8%) siano stati causati da imputazioni o condanne sulla base dell’art. 73 del Testo unico sulle sostanze stupefacenti che punisce la produzione, il traffico e la detenzione di droghe illecite e che pertanto circa un detenuto su quattro entra in carcere per tali motivazioni;
- parimenti 16.712 detenuti presenti in carcere al 31 dicembre 2015 lo erano a causa del citato art. 73 del Testo unico sulle sostanze stupefacenti da cui si evince che circa il 32% del totale degli imputati e condannati si trova in tale condizione per effetto della normativa sul possesso delle droghe (Fonte: 7° Libro Bianco sulla legge sulle droghe);
Constatato che: risulta esservi una chiara correlazione tra la legislazione sulla droga e la demografia penitenziaria in quanto la crescita e la diminuzione della popolazione detenuta risultano connesse alla tipologia di legislazione adottata in tale settore: tra il 2014 e il 2015, ad esempio, la riduzione di 1.459 unità della popolazione detenuta corrisponde in particolar modo alla diminuzione di 1.283 detenuti per art. 73 (Fonte: 7° Libro Bianco sulla legge sulle droghe);
Valutato che: anche per quanto concerne l’effettiva efficacia nel contrastare il consumo delle droghe nonché per il contrasto alla diffusione del traffico di sostanze stupefacenti, le severe politiche adottate in Italia ed in altri Stati europei non hanno condotto al raggiungimento dei risultati auspicati determinando spesso esiti contrari alle finalità delle politiche legislative adottate;
- ciò dimostra quanto sia urgente giungere ad una normativa che si ponga nell’ottica di intraprendere quanto prima un cambiamento radicale nell’affrontare l’intero circuito della disciplina degli stupefacenti e della prevenzione nonché di come affrontare le delicate questioni della cura e della riabilitazione degli stati di tossicodipendenza;
- a tal fine, partendo dal presupposto della non efficacia delle azioni repressive in materia, risulta centrale avere quale obiettivo prioritario il passaggio ad un sistema non più incentrato su politiche proibizioniste e capace di adattarsi alle caratteristiche del nostro contesto sociale e giuridico;
- ciò garantirebbe anche un maggior contrasto nei confronti delle organizzazioni criminali che ad oggi detengono il controllo della vendita di stupefacenti, uno snellimento del lavoro delle forze dell’ordine, che potrebbero essere impiegate su altri fronti, e un conseguente miglioramento delle condizioni di pena nei carceri italiani;
Preso atto che: in merito, con particolare riferimento alla regolamentazione delle droghe leggere, è attualmente depositata in  parlamento - con calendarizzazione della discussione per il 25 luglio scorso e con continuazione dei lavori dal 20 Settembre 
(Disposizioni in materia di legalizzazione della coltivazione, della lavorazione e della vendita della cannabis e dei suoi derivati)  frutto del lavoro di un intergruppo parlamentare che, facendo proprie le conclusioni della Direzione Nazionale Antimafia (DNA), prevede il superamento delle politiche repressive riguardo disciplina della cannabis e dei suoi derivati;
Ricordato che: per quanto riguarda la normativa sulla cannabis ad uso terapeutico, la Regione Toscana con la legge regionale 8 maggio 2012, n. 18 (Disposizioni organizzative relative all’utilizzo di talune tipologie di farmaci nell’ambito del servizio sanitario regionale) è stata la prima regione in Italia a dotarsi di una normativa che prevede l’utilizzo della cannabis per fini terapeutici, e con successivo intervento normativo (l.r. 20/2015) sono state ulteriormente semplificate le procedure per l’erogazione dei farmaci cannabinoidi;
ESPRIME
condivisione riguardo alle finalità del Progetto di legge n. 3235 citato in narrativa ed attualmente in discussione in parlamento;
AUSPICA
che detta iniziativa possa essere portata quanto prima a compimento nel suo iter legislativo ai fini di gettare le basi per la costruzione di un sistema che non abbia il suo fulcro nelle politiche proibizioniste;
IMPEGNA IL SINDACO, LA GIUNTA ED IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO
ad attivarsi presso il Parlamento affinché si arrivi con celerità all’approvazione della normativa citata, intraprendendo anche iniziative di sensibilizzazione sotto l’aspetto culturale, nonché ad attivarsi in Conferenza Stato – Regioni affinché, per quanto concerne la normativa sull’utilizzo della cannabis ad uso terapeutico, si possano intraprendere iniziative volte ad uniformare sul piano nazionale i vari aspetti connessi alla disciplina della materia, facendo proprie le esperienze regionali più virtuose ed evitando disparità nei confronti dei pazienti.
______________________________________________________________________________    
La presente Mozione viene approvata all’unanimità dei votanti con voti resi nelle forme di legge debitamente controllati dagli scrutatori essendosi verificato il seguente risultato:
Presentin. 23
Favorevolin. 20
Astenutin. 3 
Pubblicato in:
 
 
NOTIZIE IN EVIDENZA
 
ADUC - Associazione Utenti e Consumatori APS