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 GRAN BRETAGNA - GRAN BRETAGNA - Lord Judge: indulgenza per l'assistenza al suicidio
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Notizia 
21 febbraio 2009 0:00
 
Il piú alto giudice in grado del Regno Unito ha lasciato intendere che i tribunali del paese ignoreranno i procedimenti penali a carico di coloro che aiutano parenti o amici nei casi di suicidio assistito. Le dichiarazioni di Lord Judge, Lord Chief of Justice, arrivano all'indomani del caso di una cittadina britannica colpita dalla sclerosi a placche, che intende sottoporsi a eutanasia in Svizzera. Debby Purdy, 45 anni, si è vista negare dalla Corte di appello una sua richiesta di chiarimento della legge britannica sul suicidio assistito. La donna vuole infatti sapere se il marito rischia una condanna nel caso assista il suo suicidio.  Secondo quanto riferisce oggi il Times secondo Lord Judge ci sono "ampie circostanze" in cui aiutare e procurare il suicidio non verrebbe perseguito dalla legge aggiungendo peraltro che anche nei casi in cui le procedure penali venissero avviate, i tribunali hanno il potere di non imporre alcune "sanzioni penali".  Il giudice ha poi spiegato che non ci saranno ulteriori chiarimenti giuridici, dal momento che non è "responsabilità della corte entrare in merito al dibattito, che appartiene al Parlamento".    


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