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 IRAN - IRAN - Lotta alla droga difficile per il boicottaggio occidentale con le sanzioni contro il programma nucleare
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26 giugno 2014 18:12
 
Le forze dell'ordine iraniane hanno sequestrato 575 tonnellate di droga tra marzo 2013 e marzo 2014, ha fatto sapere oggi il ministro degli Interni, Abdolreza Rahmani-Fazli,denunciato il “molto limitato” aiuto internazionale in virtu' delle sanzioni occidentali.
Importante rotta di transito della droga verso l'Europa, il Medio-Oriente e l'Africa con provenienza dall'Afghanistan, l'Iran e' anche una vittima diretta del problema, con 1,3 milioni di consumatori su una popolazione di 77 milioni, ha detto il ministro nell'ambito di una cerimonia a Teheran per la celebrazione della giornata mondiale di lotta alla droga, in cui, per l'occasione, sono state date alle fiamme 50 tonnellate di droghe sequestrate.
“Lo scorso anno, 575 tonnellate di droga sono state sequestrate (…) un aumento del 14,9% in rapporto all'anno precedente" -ha dichiarato il ministro, sottolineando che la produzione di droghe e' fortemente aumentata in Afghanistan, passando da 3.500 tonnellate del 2012 a 5.500 tonnellate del 2013.
L'Iran condivide 936 km di frontiere con l'Afghanistan, primo produttore di oppio, secondo le Nazioni Unite.
“Una gran parte di queste droghe transita per l'Iran, e' questo crea un grande problema”, ha aggiunto.
Inoltre ha criticato “il molto limitato aiuto internazionale” nella lotta contro il traffico di droghe in virtu' delle sanzioni internazionali verso il loro programma nucleare, che impedisce alle autorita' iraniane di importare gli equipaggiamenti necessari (ndr. senza specificare quali e come).
Secondo le autorita' iraniane, piu' di 3.700 appartenenti alle forze dell'ordine sono stati uccisi e piu' di 12.000 feriti, dopo la Rivoluzione islamica del 1979, nel corso di scontri con i trafficanti di droga, provenienti essenzialmente dall'Afghanistan.
Rahmani-Fazli ha aggiunto che le forze dell'ordine hanno considerevolmente rafforzato le postazioni di controllo alle frontiere, dove avviene il 70% dei sequestri. “Ma bisogna intercettare totalmente i traffici al fine di impedire che la droga arrivi nelle citta' e sia distribuita”.
Infine, il ministro ha difeso la pena di morte contro i trafficanti di droghe, regolarmente criticata dalle organizzazioni internazionali di difesa dei diritti umani.
“I trafficanti che vengono giustiziati sono in generale delle persone che hanno commesso della azioni armate e terroristiche e che minacciano la pace nel mondo”.
Nel 2013, almeno 500 persone sono state giustiziate in Iran, essenzialmente per questioni di droga, secondo le Nazioni Unite.
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