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 MONDO - MONDO - Il Mediterraneo invaso dalla plastica
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Notizia 
31 dicembre 2010 14:00
 
250 miliardi di microframmenti di plastica contaminano il Mediterraneo, rifiuti minuscoli ingoiati dal plancton che, a sua volta, viene mangiato dai pesci che potrebbero poi finire nei nostri piatti. Cosi' i primi dati della spedizione “Mediterraneo in pericolo”, portata avanti da un'équipe di ricercatori provenienti da una dozzina di laboratori universitari europei a bordo di un veliero di 17 metri e con propri fondi.
L'Ifremer e gli esperti dell'Universita' di Liegi in Belgio, hanno fatto una prima valutazione sull'estensione dei danni a partire dai campioni prelevati lo scorso luglio sui litorali francesi, del nord dell'Italia e della Spagna.
“Abbiamo fatto i primi prelievi ad un'altezza di 10/15 cm d'acqua, estrapolando microrifiuti che vi galleggiavano e quindi non su tutta la colonna d'acqua”, dice il capo della spedizione Bruno Dumontet, “e i risultati sono molto preoccupanti”.
“Il 90% dei campioni aveva microrifiuti e visto il peso medio (1,8 mg) dei 4.371 pezzi raccolti, si puo' arrivare a sostenere che in tutto il Mediterraneo siano 500 tonnellate”. Per capire la dimensione, nell'Atlantico, dove ci sono enormi correnti marine, questi rifiuti sono qualcosa come 1.100 tonnellate.
Il dr. Jean-Henri Hecq, del laboratorio di ’Oceanologia dell’Università di Liegi, ha scoperto una colonizzazione di queste microplastiche attraverso delle alghe.
Nel 2001 la ricerca continuera' in Spagna, Gibilterra, Marocco, Algeria e Tunisia, con l'aggiunta del sud dell'Italia (oltre il nord), la Sardegna, la Corsica.
Vista la situazione ed essendo troppo tardi per risolverla, l'unica soluzione e' limitare il danno alla sorgente, per cui e' stata lanciata una petizione “Un milione di click per il Mediterraneo” con cui si chiede a Bruxelles di emanare nuove disposizioni che impongano una eco-concezione sistematica per tutti i prodotti di grande consumo.
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