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 ITALIA - ITALIA - Mutui immobiliari in calo. Istat
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9 marzo 2011 12:45
 
'Nel terzo trimestre 2010 sono stati stipulati 171.689 mutui, di cui 101.973 (pari al 59,4 per cento) con costituzione di ipoteca immobiliare e 69.716 (40,6 per cento) senza costituzione di ipoteca immobiliare. Il numero totale dei mutui e' diminuito dell'1,9 per cento rispetto al terzo trimestre 2009. In particolare, i mutui con costituzione di ipoteca immobiliare presentano una flessione dell'1,7 per cento, quelli non garantiti da ipoteca immobiliare del 2,2 per cento'. I dati sono stati diffusi stamane dall'Istat.
'Questi dati segnano una battuta di arresto della ripresa tendenziale del fenomeno iniziata negli ultimi tre mesi del 2009 e proseguita fino al secondo trimestre 2010.Complessivamente, nei primi nove mesi del 2010 sono stati concessi 561.922 mutui contro i 535.473 stipulati nello stesso periodo del 2009, con un aumento del 4,9 per cento.Nel terzo trimestre 2010 i mutui senza costituzione di ipoteca immobiliare registrano una variazione tendenziale positiva (+0,7 per cento) soltanto al Centro. Il calo e' sensibilmente superiore alla media nazionale nel Nord-est (-6,9 per cento) e di poco superiore nelle Isole (-2,5 per cento). Valori negativi meno accentuati si osservano, invece, nel Nord-ovest (-0,9 per cento) e nel Sud (-1,5 per cento)', aggiunge l'Istat.
'Per i mutui garantiti da costituzione di ipoteca immobiliare, la flessione tendenziale risulta superiore alla media italiana nelle Isole (-5,4 per cento), nel Nord-est (-5,1 per cento) e nel Sud (-3,5 per cento); inferiore al Centro (-0,6 per cento). Solamente il Nord-ovest si caratterizza per una variazione tendenziale positiva e pari al +2,3 per cento. Per quanto riguarda la tipologia di archivio notarile distrettuale, gli incrementi tendenziali del fenomeno interessano unicamente gli archivi aventi sede nelle citta' metropolitane (rispettivamente +2,2 per cento per i mutui senza ipoteca immobiliare e +2,1 per cento per quelli garantiti da ipoteca), mentre nei restanti archivi notarili si registrano variazioni tendenziali negative (rispettivamente -4,7 per cento e -4,0 per cento)', conclude la nota.
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