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 MESSICO - MESSICO - Narcoguerra. Zetas respingono accusa massacro Monterrey
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16 maggio 2012 19:00
 
Il gruppo criminale degli Zetas respinge l'accusa del massacro di domenica, quando erano stati fatti ritrovare sacchi di plastica con all'interno 49 cadaveri fatti a pezzi e privi di testa, lungo una strada nell'hinterland di Monterrey, nello stato di Nuevo Leon.
In una decina di striscioni (le cosiddette 'narcomantas) appesi nella notte a ponti e in altri punti dell'area metropolitana di Monterrey, gli Zetas invitano le autorita' 'ad investigare prima di segnalare i responsabili della mattanza'.
Nei messaggi i criminali rivendicano il massacro di Jalisco (la settimana scorsa nei pressi di Guadalajara erano stati trovati due auto con 18 corpi decapitati e smembrati) e i nove uomini impiccati ad un ponte di Nuevo Laredo, ma fanno intendere che la carneficina di domenica e' opera del cartello del Golfo.
In una conferenza stampa all'indomani del massacro, il portavoce dello stato di Nuevo Leon Jorge Domene aveva attribuito la responsabilita' agli Zetas, perche' - aveva spiegato - sul posto era stata trovata la scritta 'Z 100%', e uno striscione firmato dagli Zetas.
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