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 ITALIA - ITALIA - Offendere chi provoca incidente non è reato, Cassazione
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1 luglio 2010 17:33
 
Lo sfogo d'ira dopo un incidente alla guida non sempre va punito con una condanna per ingiuria. La quinta sezione penale della Cassazione ha annullato con rinvio una sentenza con cui il tribunale di Venezia aveva condannato un automobilista che si era lasciato sfuggire offese nei confronti di un uomo, che, guidando contromano, si era scontrato con la sua auto, provocando l'apertura dell'airbag e spaventandolo molto.
La Suprema Corte ha accolto il ricorso dell'imputato ricordando che esistono le "cause di non punibilita' della provocazione", e che "la caratterizzazione di ingiustizia deve essere parametrata non gia' all'ipotetica illegittimita' del comportamento di una controparte, quanto piuttosto alla conformita' della condotta dell'ingiuriato alla ordinarie regole del vivere civile". Dunque, si legge nella sentenza n.24864, "mentre non puo' sostenersi che qualsiasi violazione del codice della strada rappresenti una condotta atta, di per se', a dare luogo a reazioni verbali scriminabili", d'altra parte, rilevano gli 'ermellini', "e' anche vero che la condotta in questione deve comunque essere valutata dal giudice, nella detta prospettiva di non punibilita', con riferimento ai connotati che ha assunto in concreto, affinche' sia accertato se essa abbia presentato, rispetto alla posizione dell'interlocutore, i connotati della contrarieta' alle regole della civile convivenza tale da scatenarne la reazione in stato d'ira".
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