testata ADUC
 ITALIA - ITALIA - Proposta bipartisan per voto amministrative agli immigrati, il Pdl si spacca
Scarica e stampa il PDF
Notizia 
19 novembre 2009 8:25
 
Tamponata una falla, se ne apre un' altra. Mentre i pontieri sono al lavoro nel Pdl per una nuova tregua tra Silvio Berlusconi e Gianfranco Fini, il centrodestra torna a spaccarsi sull'immigrazione. Umberto Bossi boccia senza mezzi termini i progetti di legge 'finiani' sulla cittadinanza e sul voto agli extracomunitari: 'Gli immigrati devono essere mandati a casa loro - dice - non c'e' lavoro neanche per noi'.
Un 'anatema' che non piace a Fini perche', spiega, 'una battuta liquidatoria non risolve il problema'.
Lo scontro tra i due leader evidenzia una divisione piu' ampia all'interno del Pdl. Da una parte ci sono i 'finiani' cofirmatari di un progetto di legge per estendere il diritto di voto alle amministrative agli extracomunitari in Italia da almeno cinque anni; dall'altra c'e' chi, come il capogruppo alla Camera Fabrizio Cicchitto, definisce 'inaccettabile che alcuni colleghi abbiano presentato un ddl con esponenti dell'opposizione' e 'senza che la proposta sia contenuta nel programma di governo'.
Il provvedimento e' quello illustrato a Montecitorio da Walter Veltroni, Flavia Perina, Leoluca Orlando e Roberto Rao, deputati di Pd, Pdl, Idv e Udc. 'Ci sono temi sui quali e' naturale che persone con idee diverse possano convergere', dice Veltroni. La Perina respinge le critiche di 'inciucio' rivoltele dal 'Giornale' e invita a 'superare gli schemi'.
Piu' netta la replica 'preventiva' del Fabio Granata, finiano, cofirmatario anche del ddl sulla cittadinanza: 'Neanche 'scudo fiscale' e privatizzazione dell'acqua - dice - erano nel programma di governo'. La richiesta di cambiare la legge sulla cittadinanza arriva poi dalla rete nazionale di figli di immigrati 'G2-Seconde generazioni' in un appello alla Camera con Granata e Andrea Sarubbi (Pd), cofirmatario della proposta di legge.
Ma le iniziative dei finiani non piacciono nel Pdl. Riccardo Mazzoni le definisce 'comiche finali' e Isabella Bertolini ricorda come ci siano 'ben altre priorita' per il Paese'. Il colpo piu' duro pero' e' di Bossi. 'Restiamo della nostra idea - dice - gli immigrati devono essere mandati a casa loro'.
La replica di Fini arriva nel corso dell'incontro 'L'Italia a chi la ama', organizzato dalle fondazioni Farefuturo e Con a Montecitorio: 'Spero che sull'ipotesi di una sorta di 'ius solis' temperato si riesca a ragionare senza anatemi - afferma - Si deve agire su legalita' e integrazione. Con la stessa convinzione con cui ho firmato una legge che porta il mio nome chiedo alla politica di occuparsi dell'altra faccia della medaglia'. Il presidente della Camera critica le 'chiusure contro il buon senso e la logica, ma anche contro l'interesse nazionale'.
Sul tema interviene anche il Pd contro il quotidiano leghista 'La Padania' che 'indica ai suoi lettori in maniera minacciosa i parlamentari che hanno firmato la legge Veltroni-Perina' ('segnatevi questi nomi', e' scritto in prima pagina, mentre all'interno sono pubblicate le foto dei firmatari): 'Articoli come questo - dice Vinicio Peluffo - sono delle vere e proprie istigazioni all'odio'.
Scoppia anche il caso 'White Christmas': la decisione dell'amministrazione leghista di Coccaglio, paesino del Bresciano, di sottoporre a controlli tutti i permessi di soggiorno e revocare entro Natale la residenza agli extracomunitari non in regola. 'Giu' le mani dal Natale', scrive Farefuturo, la fondazione di Fini. Si tratta di un'operazione 'vergognosa, incivile e incostituzionale' per i senatori lombardi del Pd che chiedono ai ministri leghisti di dissociarsi. (Ansa)
Pubblicato in:
 
 
NOTIZIE IN EVIDENZA
 
ADUC - Associazione Utenti e Consumatori APS