testata ADUC
 ITALIA - ITALIA - Razzismo. La Leganord difende il Piave dai musulmani
Scarica e stampa il PDF
Notizia 
21 settembre 2009 13:46
 
Polemiche a Treviso sulla chiusura del Ramadan avvenuta in un prato sul greto del fiume Piave, spazio concesso dal Comune di Susegana: ieri infatti un migliaio di musulmani si sono ritrovati per pregare in localita' Ponte della Priula ad un passo dal Fiume Sacro alla Patria. E su questo ha avuto da ridire Giancarlo Gentilini, prosindaco di Treviso, che ha ricordato che "il Piave e' vietato agli zingari, ai tossicomani, alle lucciole e ai gay. Ora deve essere vietato anche agli islamici".
Gentilini cita una nota melodia: "Il Piave mormoro', non passa lo straniero. Con le loro preghiere gli islamici forse - scrive oggi 'la Tribuna di Treviso' - hanno inneggiato all'11 settembre e al 17 settembre. Insomma, c'e' puzza di terrorismo. Ma se gli islamici tornano sul Piave, allertero' le forze dell'ordine affinche' li blocchino". A rincarare la dose il Movimento Fiamma Tricolre che ha parlato di "costernazione" per un evento del genere avvenuto sul fiume: "Il sacrilegio piu' becero perpetrato alla nostra identita'".
"La preghiera sul Piave non e' una provocazione contro i cristiani di questa terra, ma contro una politica che non vuole affrontare il problema del diritto dei musulmani a pregare", ha risposto il presidente del coordinamento delle associazioni marocchine di Treviso, Abdallah Kezraji che ha invitato a "iniziare un percorso comune fra le comunita' dei cristiani e dei musulmani, che di fatto sono una sola poiche' dobbiamo convivere. Dobbiamo dialogare, come dimostra anche quello che e' successo a Pordenone e la tragica fine di Sanaa. Non bisogna chiudersi in se stessi".

Pubblicato in:
 
 
NOTIZIE IN EVIDENZA
 
ADUC - Associazione Utenti e Consumatori APS