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 ITALIA - ITALIA - Reati d'opinione. Beppe Grillo: abolire vilipendio capo di Stato
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31 maggio 2012 14:26
 
Via il reato di vilipendio. E' la proposta che fa Beppe Grillo sul suo blog, invitando il Capo dello Stato ad intervenire. "Io credo che il Presidente della Repubblica giunto alla fine del suo settennato potrebbe chiedere l'abolizione dell'articolo 278, o almeno la sua depenalizzazione. Sarebbe un bel gesto con cui farsi ricordare", dice.
"Nell'Italia repubblicana esiste un reato che richiama l'assolutismo monarchico e la figura di Luigi XIV: il vilipendio al presidente della Repubblica", scrive il leader del Movimento 5 stelle ricordando "l'articolo 278 del codice penale" che recita "Offese all'onore o al prestigio del Presidente della Repubblica. Chiunque offenda l'onore o il prestigio del presidente della Repubblica e' punito con la reclusione da uno a cinque anni".
Beppe Grillo, dunque, tratta nel suo post "il reato di vilipendio" che "deriva dal Codice Rocco del periodo fascista. Nel ventennio - dice Grillo - si tutelava dal delitto di lesa maesta' la figura del re e di Mussolini, dal dopoguerra i presidenti della Repubblica. Il reato di vilipendio non e' qualcosa rimasto sulla carta, a monito. E' stato invocato innumerevoli volte, spesso dai partiti a scopi politici, e anche applicato. Giovannino Guareschi fu condannato a otto mesi per una vignetta in cui il presidente Luigi Einaudi sfilava, invece che tra i corazzieri, tra bottiglioni di Nebiolo della sua tenuta, impreziositi dall'etichetta 'Presidente della Repubblica Italiana'. Io dovrei aver gia' accumulato una decina di ergastoli. Il confine tra satira, critica e vilipendio ("considerare vile") e' materia - aggiunge il leader del Movimento 5 stelle - piu' indefinibile del sesso degli angeli".
Grillo inoltre osserva: "Un cittadino, perche' il presidente della Repubblica sara' il primo dei cittadini, ma sempre cittadino rimane, non puo' essere piu' uguale degli altri di fronte alla legge. Dai tempi del duce e di Einaudi qualcosa e' cambiato. E' arrivato Internet. Per analizzare eventuali vilipendi non sarebbero sufficienti tutti i poliziotti incaricati di scandagliare il web al lavoro per 100 anni. La Rete - sottolinea ancora - e' troppo grande per essere conosciuta, 'Too big to know', come sostiene David Weinberger nel suo libro dallo stesso titolo. Che si fa? Si spara nel mucchio alla dove prendo prendo?", si chiede Grillo.
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