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 U.E. - U.E. - Regolamento imballaggi: via libera del Parlamento europeo
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23 novembre 2023 14:20
 
Con 426 voti favorevoli, 125 contrari e 74 astenuti la plenaria del Parlamento europeo oggi a Strasburgo ha approvato il regolamento europeo sugli imballaggi (Ppwr). Si tratta di un testo in parte ‘ammorbidito’ rispetto a quello approvato lo scorso 24 ottobre dalla commissione Ambiente Ue. Diversi emendamenti, infatti, sono stati accolti dalla plenaria. Il provvedimento passerà ora al Consiglio Ue e poi sarà la volta del Trilogo (Consiglio, Commissione e Parlamento).

Ma cosa cambia nel concreto? In una nota ufficiale dell’Europarlamento si legge: “oltre agli obiettivi generali di riduzione degli imballaggi proposti dal regolamento (5% entro il 2030, 10% entro il 2035 e 15% entro il 2040), gli eurodeputati vogliono fissare obiettivi specifici di riduzione degli imballaggi in plastica (10% entro il 2030, 15% entro il 2035 e 20% entro il 2040)”. Gli eurodeputati intendono inoltre vietare la vendita di sacchetti di plastica molto leggeri (inferiori ai 15 micron), a meno che non siano necessari per motivi igienici o siano forniti come imballaggio primario per alimenti sfusi per aiutare a prevenire gli sprechi. Propongono inoltre di limitare fortemente l’uso di alcuni formati di imballaggio monouso, come le confezioni in miniatura a disposizione negli hotel. La maggior parte dei monouso a contatto con gli alimenti resterà invece sul mercato: “sono più efficienti del prodotto riutilizzabile, anzitutto sul piano della sicurezza”, si legge nella nota ufficiale.

Per contrastare gli effetti negativi sulla salute, i deputati chiedono poi di vietare l’uso dei cosiddetti ‘forever chemicals’ aggiunti intenzionalmente (Pfas) e del bisfenolo A negli imballaggi a contatto con alimenti.

Quanto a uno dei nodi centrali del Regolamento, ossia la prevalenza del riuso sul riciclo, che ha visto l’Italia e la Francia, in primis, schierarsi in prima fila contro il provvedimento di Bruxelles, il vicepremier Antonio Tajani commenta: “È stata bloccata la deriva populista sul riuso spinto che penalizza industria e agricoltura”. Gli fa eco l’eurodeputato del Pd Paolo De Castro, come riporta Il Sole 24 Ore: “è stata inserita una deroga per tutti quei paesi che, come l’Italia, negli ultimi anni hanno investito in un sistema di riciclo ad alta qualità, tra i più efficienti a livello europeo. Chi raggiungerà l’85% di quota di riciclo degli imballaggi interessati sarà infatti esentato dall’obbligo di riuso”. “Inoltre comparti chiave del settore agroalimentare vengono esclusi da questo regolamento, limitando al massimo il rischio di maggiori sprechi alimentari: a partire dalle le indicazioni geografiche fino all’ortofrutta, dai vini alle bevande alcoliche, fino alle bioplastiche e ai contenitori in carta del settore della ristorazione”.

(Alimentando.info)
 
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