ITALIA - Da San Patrignano no a legalizzazione cannabis
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12 ottobre 2013 15:39
Un appello ''a tutta la società civile, alle associazioni e a tutte le comunità affinché si oppongano alla proposta di legge di Daniele Farina che vuole modificare alcuni aspetti del testo unico sulle droghe e alle altre proposte depositate in Parlamento orientate alla legalizzazione dello spaccio ed anche della coltivazione di cannabis. Serve la mobilitazione di tutti affinché questo tipo di proposte non passino''. E' l'appello lanciato dal senatore Carlo Giovanardi che ha partecipato alla giornata conclusiva di Wefree Day a San Patrignano. Si tratta, secondo Giovanardi, di una propaganda ''che agisce ora con due strumenti, il referendum promosso da radicali e alcune associazioni (tra cui, incomprensibilmente, qualche comunità), e la proposta di legge presentata da Daniele Farina e altri su cui ho già presentato due emendamenti. La proposta prevede la depenalizzazione anche per la produzione e la cessione di piccoli quantitativi di cannabis, concetto ovviamente opinabile nella misura ma soprattutto che permetterebbe lo spaccio mediante il frazionamento'' Contro la legge Farina si è espresso anche Maurizio Gasparri, anche lui ospite di San Patrignano: ''si tratta di un evidente tentativo - ha detto - di far passare surrettiziamente i contenuti del referendum radicale, ma senza sostenere gli sforzi per la raccolta di firme. Purtroppo il rischio che si raccolgano i numeri per l'approvazione c'è e per questo serve una campagna di mobilitazione che coinvolga comunità, ricercatori, opinione pubblica e mass media, Rai in primis''. Alla giornata conclusiva dei Wefree Days, con il forum 'L' insostenibile leggerezza della marijuana', è intervenuto anche Giovanni Serpelloni, capo del Dipartimento antidroga della presidenza del Consiglio, che ha lanciato l'allarme sulle nuove droghe, che sono ''accessibili tramite smartshop e soprattutto in rete anche nei paesi come il nostro dove sono vietate, il che ci consente almeno di effettuare arresti e sequestri per chi opera questo tipo di commercio. Sono circa 280 le molecole commercializzate in rete, tra le circa 500 che sono state sintetizzate, in genere nell'ambito dei processi di ricerca e produzione farmacologica come prodotti di scarto''.