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 ITALIA - ITALIA - Sconti bolletta energia. Non per l'85% di aziende e autonomi. Cgia Mestre
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22 giugno 2014 11:52
 
  Lo sconto energetico rivolto alle pmi non produrra' nessun beneficio per l'85 per cento delle imprese e dei lavoratori autonomi presenti in Italia. Lo segnala la Cgia secondo cui, in termini assoluti, almeno 4 milioni di attivita' economiche non potranno beneficiare degli effetti del cosiddetto "taglia-bollette". Questo provvedimento per il governo dovrebbe ridurre i costi energetici delle pmi del 10 per cento. La Cgia mette in evidenza che in Italia le piccole imprese pagano l'energia elettrica oltre il 68 per cento in piu' della media europea. Solo Cipro registra una situazione peggiore della nostra. Il costo praticato nel nostro Paese e' pari a circa 200 euro ogni 1.000 Kwh consumati. Solo Cipro ha una tariffa piu' elevata della nostra: 234 euro ogni 1.000 kwh consumati. Le piccole imprese italiane pagano il 61 per cento in piu' delle grandi imprese: solo in Grecia (82,4%) si registra un differenziale piu' elevato del nostro. Alla luce di cio', il governo ha deciso di abbassare la spesa elettrica dei soggetti collegati in media tensione e di quelli collegati in bassa tensione con una potenza impegnata superiore ai 16,5 KW. Secondo le stime del Ministero dello Sviluppo Economico, le imprese interessate da questo provvedimento in corso di pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale sono 710 mila. Peccato che al di sotto della soglia dei 16,5 KW, fa notare la Cgia, operino almeno 4 milioni di imprese e di lavoratori autonomi che, pertanto, non godranno di nessun sconto. "Sia chiaro - esordisce il segretario della Cgia Giuseppe Bortolussi - qualsiasi misura che abbassa le tasse o, come in questo caso, riduce i costi di produzione delle attivita' economiche va salutata con soddisfazione. Detto cio', ricordo che il 95 per cento delle imprese presenti in Italia ha meno di 10 addetti e ben oltre il 70 per cento degli artigiani e dei commercianti lavora da solo. Appare evidente che buona parte di queste imprese e la stragrande maggioranza dei lavoratori autonomi operano con soglie di potenza impegnata ben inferiori ai 16,5 KW. Pertanto, non saranno sfiorati da questa scontistica. Infatti, al netto delle grandi imprese, delle attivita' che utilizzano utenze domestiche, delle imprese/lavoratori autonomi senza allacciamento e di altre situazioni non chiaramente definibili, l'85 per cento delle attivita' economiche del Paese non godra' di nessun beneficio dal taglio delle bollette elettriche. Speriamo - conclude Bortolussi - che nelle misure aggiuntive che verranno approvate nei prossimi mesi il governo disponga l'allargamento della platea dei beneficiati includendo anche le micro imprese".
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