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 BELGIO - BELGIO - Staminali e insufficienza cardiaca: risultati positivi
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7 gennaio 2011 11:50
 
Le Figaro Partner ha pubblicato un'intervista al dr Christian Homsy, direttore generale di cardio3 BioScience, una societa' belga specializzata nello sviluppo di terapie rigenerative e protettrici per il trattamento delle malattie cardiovascolari. Se i trattamenti attuali inducono a “migliorare la performance energetica del cuore malato”, gli stessi pero' non rigenerano il muscolo malato. Il dr Homsy spiega che l'obiettivo di Cardio3 BioScience e' ricostruire il muscolo cardiaco. Il cuore possiede delle cellule staminali in piccola quantita', per cui occorre “prelevarne altre altrove, modificarle e poi riniettarle nel cuore in modo che queste cellule modificate possano riparalo”. “Il nostro compito e' fondamentalmente quello di trasformare queste cellule staminali non cardiache in linee di cellule cardiache”. Abbiamo “un prodotto fabbricato a partire da cellule staminali di un paziente che, grazie ad una procedura particolare fa nascere delle cellule “cardopoietiche” in grado di rigenerare il muscolo cardiaco leso”. Un lavoro che e' stato possibile essenzialmente grazie alla scoperta della “cardiopoiesi”, cioe' la trasformazione di una cellula staminale “naif” in cellula cardiaca.
Pubblicati su diverse riviste scientifiche, questi risultati promettenti hanno anche ricevuto alcuni premi internazionali. Dopo alcuni test su animali e uno studio “fase II” sull'uomo, i ricercatori passeranno alla “fase III”.
Primo studio al mondo ad aver utilizzato cellule modificate per le malattie cardiovascolari, l'esperimento di “fase II” e' stato condotto su pazienti affetti da insufficienza cardiaca cronica. La sua innocuita' e' stata valutata 6 mesi dopo il trattamento: “i pazienti hanno un miglioramenti statisticamente significativo per diversi parametri delle loro funzione cardiaca, cosi' come nella capacita' di poter fare degli sforzi”. I ricercatori stanno lavorando anche allo sviluppo di un prodotto da somministrare nel momento in cui una persona e' vittima di un infarto al miocardio, si' da evitare un grande cicatrice del cuore, ridurre le gravita' delle conseguenze sullo stesso e favorire il recupero del malato.
Cardio3 lavora in partenariato con l'americana Mayo2 (2do centro di ricerca per le malattie cardiovascolari in Usa) e il Centre Cardiovasculaire d'Alost in Belgio, tra i piu' importanti centri europei di ricerca sulle malattie cardiovascolari.
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