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 ITALIA - ITALIA - Telecom: Berlusconi ha iniziato a studiare l'affare
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4 aprile 2007 0:00
 
Silvio Berlusconi "ha iniziato a studiare l'affare" Telecom, ma il prezzo che il Governo potrebbe pagare in virtù di "un intervento per difendere l'italianità" dell'azienda telefonica sarebbe il ddl Gentiloni sul riassetto del sistema radio-tv, perchè la mossa del Cavaliere "non può prescindere da una riflessione sul provvedimento scritto dal ministro delle Comunicazioni". Lo scrive la Repubblica di oggi, spiegando che "i contatti indiretti e diretti con il proprietario di Mediaset sono stati avviati" e che questi abbia già attivato "una linea di comunicazione con i vertici italiani della Jp Morgan, una delle più grandi banche d'affari del mondo". Secondo Repubblica quindi l'interesse di Berlusconi è concreto e "tutto il centro sinistra" avrebbe compreso che nella posta in palio c'è proprio "quella minaccia", come la definì lo stesso leader della Cdl, del ddl Gentiloni. D'altra parte per Repubblica le mosse del Cavaliere non contrastano con le aspettative del Governo, il cui obiettivo "è quello di dar vita a una cordata italiana in cui figurino investitori finanziari ed industriali: nella strategia di Palazzo Chigi la strada preferita è quella di dar agevolare la formazione di un gruppo composito. Nel quale potrebbero entrare, appunto, il Cavaliere insieme alla Mediolanum di Doris e altri investitori. Tra cui Roberto Colaninno". Sarà "un vero e proprio 'gran ritorno', un agglomerato di soci tutto tricolore che garantisca - conclude Repubblica - il ramo d'azienda considerato 'vitale' per il Paese, ossia la Rete".
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