L'industria del trasporto aereo si trova ancora in mezzo al guado. La Iata ha infatti annunciato i risultati del traffico programmato per il mese di agosto che indicano, incrementi annuali pari al 6,4% per il passeggeri ed al 19,6% per il cargo. La domanda di agosto risulta pero' in rallentamento rispetto all'increm,incremento del 9,5% (dati piu' recenti) per il passeggeri e del 23% per il cargo, dati registrati a luglio.
I dati relativi ad agosto, spiega la Iata, risultano parzialmente distorti in rapporto a quelli relativi ad agosto 2009, momento in cui i mercati si stavano gia' espandendo rapidamente grazie ad un rilancio post recessione. Con le relative variazioni stagionali, a luglio i volumi di traffico sono scesi dell'1,0% per il passeggeri e dello 0,8% per quanto riguarda il cargo.
'I rapidi miglioramenti della domanda ai quali abbiamo assistito nel corso dei primi mesi dell'anno - ha detto Giovanni Bisignani, direttore generale e Ceo di Iata - si trovano davanti ai nostri occhi. Il rallentamento della domanda verificatosi ad agosto e' coerente con la previsione di decremento produttivo della fine del 2010 a seguito delle flessione degli incentivi di governo che non hanno prodotto significativi miglioramenti del mercato del lavoro e dell'impiego. La spinta che si verifica normalmente dopo il riassortimento degli stock e' ormai in fase di termine. Non abbiamo ancora visto una fiducia concreta da parte del consumatore, fiducia necessaria a sostenere l'espansione che genera l'incremento degli acquisti'.
In particolare, i vettori europei in rapporto ai livelli dello scorso anno hanno registrato ad agosto la crescita della domanda che si e' portata al 5%. Il risultato di espansione annuale della crescita del 5% di questo mese risulta principalmente dalla tendenza consolidata nel corso del 2010. I miglioramenti della domanda sono stati prodotti da un traffico diretto verso l'interno indotto dalla scia di un euro debole. Anche i viaggi business hanno subito un incremento generato dal riavvio delle esportazioni.