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 ITALIA - ITALIA - Tv a pagamento: la Rai farà concorrenza a Sky, terreno libero per il Biscione sul digitale terrestre
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4 maggio 2010 11:35
 
 Un deficit di 55 milioni di euro nel 2009; di 110 milioni nel 2010; e nel prossimo triennio un piano industriale di lacrime e sangue per ottenere il miracolo del break even. A guardare i bilanci Rai c'e' davvero poco da stare allegri. Tant'e' che al settimo piano oltre ai "mediani" hanno messo al lavoro anche i "fantasisti". Ai primi - che sul rettangolo di gioco devono correre e recuperare palloni - l'arduo compito di tagliare sprechi, limare budget, incentivare prepensionamenti, razionalizzare consulenze, ottimizzare strutture e dismettere, se necessario, qualche asset; ai secondi - i Maradona della contabilita' - il dovere di inventare qualcosa di nuovo, imprevedibile, un'azione filtrante per portare nuova linfa nelle casse della Rai. E i "fantasisti" hanno stabilito che "la Rai non puo' rimanere fuori dal mercato della tv a pagamento". Proprio della pay tv, infatti, si e' occupato per mesi un comitato istruttorio guidato da Angelo Maria Petroni (sempre attento per mission tremontiana ai conti Rai) e composto da Giorgio Van Straten, Guglielmo Rositani e Alessio Gorla. Quattro consiglieri che - a quanto apprende IL VELINO - hanno gia' convinto il board, e il direttore generale Mauro Masi, a inserire nel prossimo piano industriale 2010-2012 (mercoledi' al vaglio del cda) anche la pay tv. Un'opzione che il nuovo contratto di servizio consente in maniera esplicita. Ma cosa potrebbe offrire "mamma" Rai a pagamento agli italiani e su quali piattaforme?Due le certezze per un progetto ancora in fase embrionale. La Rai mettera' a punto un bouquet Premium ad hoc che non attingera' dall'offerta free dei tredici canali (Rai1, Rai2, Rai3, Rai4, Rai5, RaiSport1, RaiSport2, RaiNews, RaiMovie, RaiStoria, RaiGulp, RaiYoyo, e RaiHd) presentata alla stampa in questi giorni e in onda - dal 18 maggio con nuovo logo - sul digitale terrestre. E proprio per non generare confusione negli abbonati, l'offerta pay andra' - ecco la seconda certezza - in onda su tutte le piattaforme (satellite, web, iptv e tv mobile) tranne che sul digitale terrestre. Un bouquet da mettere in piedi magari anche in partnership con qualche altro broadcaster italiano o straniero. Vuoi vedere che alla fine Masi torna a navigare anche nelle acque dello "Squalo". (Gianluca Vacchio - Il Velino)
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