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25 aprile 1945 - 2019 - Resistenza ora più che mai
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Articolo di Annapaola Laldi
25 aprile 2019 18:34
 
Con le vibrate parole di questo testo famoso, che è sempre bene riportare alla memoria, l’avvocato fiorentino Piero Calamandrei, di “Giustizia e Libertà”, intese rispondere alla tracotanza del comandante in capo dell’esercito tedesco in Italia, Albert Kesselring, che specialmente tra il 1944 e il 1945 ordinò numerose stragi di innocenti, come quelle, fra le altre, delle Fosse Ardeatine e di Marzabotto, coi nazisti sempre peraltro ispirati o guidati dai fascisti italiani. Commutata la condanna a morte inflitta dal Tribunale di Venezia in ergastolo, per l'intervento dei Britannici, e poi liberato, nel 1952, per dei presunti “gravissimi” motivi di salute, Kesselring volle irridere le sue vittime e i superstiti, affermando che gli italiani avrebbero dovuto essergli grati fino a erigergli un monumento.
La poesia di Calamandrei venne incisa sulla lapide “ad ignominia” che fu collocata e scoperta nell’atrio del Palazzo Comunale di Cuneo il 4 dicembre 1952, ottavo anniversario dell’assassinio del partigiano cuneese Duccio Galimberti, al quale si può vedere un’allusione nel verso “il silenzio dei torturati/ più duro di ogni macigno”.     

Lo avrai
camerata Kesselring
il monumento che pretendi da noi italiani
ma con che pietra si costruirà
a deciderlo tocca a noi.

Non coi sassi affumicati
dei borghi inermi straziati dal tuo sterminio
non colla terra dei cimiteri
dove i nostri compagni giovinetti
riposano in serenità
non colla neve inviolata delle montagne
che per due inverni ti sfidarono
non colla primavera di queste valli
che ti videro fuggire.

Ma soltanto col silenzio del torturati
più duro d'ogni macigno
soltanto con la roccia di questo patto
giurato fra uomini liberi
che volontari si adunarono
per dignità e non per odio
decisi a riscattare
la vergogna e il terrore del mondo.

Su queste strade se vorrai tornare
ai nostri posti ci ritroverai
morti e vivi collo stesso impegno
popolo serrato intorno al monumento
che si chiama
ora e sempre
RESISTENZA



 
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