Ed eccoci a discutere di capacità giuridica dell'embrione. In un mondo che sta andando a rotoli tra guerre scatenate da fanatici religiosi e non, governi capaci a stento di arginare virus come covid, con gli occhi bendati di fronte alla distruzione del Pianeta che i nostri padri passati ed attuali hanno messo in atto, di fronte a milioni di persone che muoiono ancora per fame o non hanno una casa o un lavoro o mangiano poco e male o soffrono di privazioni di diritti e libertà individuali, di fronte ad un Pianeta che esplode anche per la sovrappopolazione (checché ne dicano i politici e religiosi che gridano contro l’inverno demografico)… ecco che gli italiani che hanno votato hanno scelto una maggioranza che non trova di meglio di impegnarsi per il
riconoscimento giuridico dell’embrione,
trasformando in assassinio qualunque tipo di aborto… e questo mentre la donna, mamma e cristiana, che ha una figlia fuori del matrimonio, e che - capo del governo - ci ha ripetuto che non ha
nessuna intenzione di toccare la legge che sancisce il diritto all’aborto.
E non solo ci sono quelli che fanno queste proposte, ma arrivano anche stuoli di politici, medici e scienziati che, non tirando in ballo l’aspetto religioso, cercano di spiegarci la giustezza di questa proposta arrampicandosi sugli specchi di scienza affermata e non sperimentata (1).
Il problema della contrarietà all’aborto è solo religioso: credi che ritengono fideisticamente che l’embrione sia essere umano e, sebbene ci sarebbe da argomentare per smontare questa credenza, è tempo perso, ché di fronte ad atti di fede con c’è spculazione razionale e scientifica che possa tenere.
Tra questi religiosi ce ne sono di due tipi: quelli che accettano il libero arbitrio e quindi relegano la decisione di abortire alla singola persona, e
quelli che ritengono la legge per tutti espressione del loro credo, differenza tipica tra
realtà laica e confessionale di società e Stato. Chi propone personalità giuridica all'embrione vuole uno Stato confessionale, al pari di (con le dovute differenze) Iran, Vaticano, etc.
Questa è la rappresentazione della nostra democrazia e crediamo debba essere affrontata stabilendo se
in Parlamento ci siano i termini per discutere di personalità giuridica dell’embrione. Anche con la maggioranza che ci governa, che al suo interno non è tutta confessionale.
Noi chiediamo che ci siano risparmiate a livello parlamentare queste discussioni.
NOTA
1 - pediatra Italo Farnetani che vagheggia di Dna che si forma al momento del concepimento (AdnKronos)
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