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Aeroporto Malpensa – tre valide alternative per intitolarlo a donne il cui valore è universalmente riconosciuto
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Articolo di Annapaola Laldi
5 agosto 2024 14:36
 
 Se, di fronte allo sfacelo delle italiche ferrovie specialmente nel mese di luglio, con guasti tecnici a ripetizione sui treni e nelle linee aeree di alimentazione, qualcuno fosse tentato di pensare che il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, senatore Matteo Salvini, non sappia di essere lui, proprio lui, la carica che deve occuparsi di rimediarvi, non sarebbe nel giusto. Infatti, l’11 luglio, ha battuto un colpo preciso; con velocità supersonica, e con l’aiuto del direttore dell’Ente Nazionale Aeronautica Civile (ENAC), Luigi De Palma, ha intitolato a Silvio Berlusconi l’aeroporto di Milano Malpensa. Più presente di così!

Mentre il commento della Jena sulla “Stampa” è stato, come di consueto, ironico (“Cosa non farebbe Salvini per togliere qualche voto a Tajani”), molti altri hanno giudicato con severità questa decisione, come ha fatto il sindaco di Milano Beppe Sala che ha messo in evidenza la mancanza di garbo istituzionale e il rispetto dell’indipendenza degli enti pubblici, quale il Comune di Milano che avrebbe dovuto essere coinvolto nella decisione.
Ma è entrato in campo con una sia pur velata critica di eccessiva fretta anche Pier Silvio Berlusconi che fa sapere che neppure la famiglia era stata avvisata della sortita di Salvini.

Ora, anche se è vero che il nome ufficiale di un aeroporto non è  nteressante per i viaggiatori i quali, in effetti, diranno “Parto da Firenze”, e non certo “parto dall’Amerigo Vespucci”, tuttavia io penso che dare il nome a un aeroporto sia un atto politico, nel senso che si indirizza il pensiero della gente verso un “modello” di vita, e certamente il modello di vita del signor Berlusconi è stato molto discutibile per una caterva di motivi (leggi ad personam, mancanza di rispetto per le donne viste come oggetti sessuali, ecc.).

Non è dunque un caso se tante persone, nauseate dal colpo di mano di Salvini, si sono messe subito alla ricerca di nomi alternativi. Che io sappia, sono state lanciate due raccolte di firme per proporre due vere signore nelloro campo: la grande astronoma Margherita Hack (1922-2013 e l’étoile della Scala Carla Fracci (1936-2021), che oltre tutto è proprio milanese.

Penso che siano due persone ben degne, oltre che molto note.
Personalmente mi sento di segnalare una terza vera signora, milanese pure lei, cioè Fernanda Wittgens (1903-1957), dal cognome germanico per via
del padre di origine svizzera, che è stata la prima donna a dirigere una pinacoteca, nella fattispecie la Pinacoteca di Brera, e che in questa qualità, si industriò, in previsione dei bombardamenti su Milano, per salvare numerose opere d’arte, come il Cenacolo di Leonardo. Fernanda Wittgens ebbe anche una parte importante nella ricostruzione di alcuni edifici importanti, tra cui la “Scala”, e, dettaglio di grande rilevanza, partecipò attivamente alla Resistenza, contribuendo in molti modi a salvare la vita a intere famiglie di ebrei, e subendo per questo l’arresto il 14 luglio 1944 e una condanna a quattro anni di carcere per inimicizia verso i nazisti. Un breve brano tratto da una sua lettera alla madre, datata 13 settembre 1944, fa comprendere la sua tempra morale:
“L'errore delle mie sorelle e tuo è di credere che io sia trascinata dal buon cuore o dalla pietà ad aiutare, senza sapere il rischio. È invece un proposito fermo che risponde a tutto il mio modo di vivere: io non posso fare diversamente perché ho un cervello che ragiona così, un cuore che sente così”.
Tornata in libertà il 25 aprile 1945, riprese, come già accennato sopra, la sua attività nella Pinacoteca e pure a favore della città di Milano nel suo insieme.
Il suo impegno per salvare la vita degli Ebrei, è stato riconosciuto e celebrato il 6 marzo 2014, quando le vennero dedicati un albero e un cippo nel Giardino dei Giusti di tutto il mondo di Milano.

A ciascuna di queste vere signore la RAI ha dedicato un film che si può tuttora guardare su Raiplay (le elenco nell’ordine n cui sono venute al
mondo):
per Fernanda Wittgens film intitolato Fernanda
Protagonista Matilde Gioli

per Margherita Hack – film intitolato Margherita delle stelle
protagonista Cristiana Capotondi

Per Carla Fracci – film intitolato Carla
protagonista Alessandra Mastronardi
 
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