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Afghanistan. Prima le infrastrutture
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Articolo di Alessandro Garzi
29 aprile 2003 18:17
 
Per pensare alla distruzione del papavero da oppio in Afghanistan, basterebbe iniziare a pensare a costruire alcune infrastrutture, altrimenti l'oppio e', per i contadini, l'unica alternativa a vivere di carita'.
Irrigare un campo, ad esempio, costa circa 60 dollari al mese per pagare tutta l'attrezzatura necessaria. Cosi', il frumento, viene a costare il doppio di quello che rende. Anche chi lavora nei campi, ha un vantaggio gigantesco a coltivare papavero, perche' viene pagato 1,50 dollari al giorno. Chi produce frumento, di dollari ne prende due, ma al mese.
Lo scorso anno, la comunita' internazionale ha messo in atto un comportamento a dir poco geniale nella zona a sud di Kandahar: hanno dato ad ogni contadino 350 dollari per cessare la produzione di papavero. C'e' solo un piccolo particolare: "i soldi erano sotto forma di assegno -fa notare Shafi Ullah, il responsabile provinciale per la lotta alla droga-, e qui non ci sono banche in funzione. Quell'assegno e' solo un pezzetto di carta senza nessun valore".
Dopo che lo stesso capo del Governo provvisorio Karzai ha messo un veto su gli incentivi per i contadini, promettendo in cambio infrastrutture, le forze locali hanno gia' messo in guardia la popolazione dal continuare con le coltivazioni di papavero da oppio. Ma una distruzione dei campi, sempre secondo Ullah "porterebbe con se' qualche disordine".
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