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Arrampicarsi sugli specchi: lo strano caso del documento su cannabis e tumori, parte seconda
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Articolo di Francesco Crestani *
1 aprile 2011 17:37
 
Avevamo dato notizia alcuni giorni orsono di un documento del National Cancer Istitute (NCI), organo ufficiale americano di ricerca ed informazione sul cancro, riguardante Cannabis e tumori. Tale rapporto evidenziava l'attività di Cannabis e cannabinoidi sui sintomi della malattia, ma in più si spingeva ad ammettere anche un possibile ruolo curativo sul tumore. Dopo solo pochi giorni il documento veniva "alleggerito" da queste ultime affermazioni. Naturalmente la cosa non è passata inosservata, tanto che il NCI ha dovuto diffondere un comunicato per spiegare i cambiamenti effettuati.
La spiegazione è la seguente:
"Le rassegne informative sul cancro sono regolarmente riviste e aggiornate appena nuove informazioni sono disponibili. Questa sezione descrive gli ultimi cambiamenti fatti a tutt'oggi alla rassegna.
Nello scrivere le Rassegne di Informazione sul Cancro, i membri del Comitato Editoriale fanno una rassegna dell'evidenza corrente. Non si fanno raccomandazioni. Il loro lavoro è indipendente dal punto di vista editoriale dal NCI. La rassegna sulla Cannabis e i cannabinoidi non rappresenta la politica del NCI o del NIH [National Institute of Health]. .La rassegna rappresenta una revisione indipendente della letteratura; la rassegna non è influenzata dal NCI o da qualche altra agenzia federale.
Alla luce dell'attenzione suscitata dalla rassegna, i revisori del Comitato Editoriale per la Medicina Complementare ed Alternativa (CAM) hanno riesaminato la rassegna pubblicata recentemente e hanno deciso di cambiare il testo per chiarire il significato che il Comitato aveva originariamente inteso attribuire e per correggere varie possibili cattive interpretazioni. I cambiamenti effettuati e il razionale sottostante sono:
- Nella sezione Informazioni Generali, il testo è stato rivisto per rendere chiaro che la Cannabis non è approvata dalla Food and Drug Administration [istituto federale americano che controlla i farmaci] per alcun uso medico.
- Nella sezione Informazioni Generali, una frase è stata rimpiazzata per chiarire maggiormente.  I revisori capi del CAM hanno realizzato che le frasi precedenti avrebbero potuto essere mal interpretate come una raccomandazione a prescrivere la Cannabis, cosa che non era intenzione del Comitato. Inoltre l'evidenza corrente sulle proprietà antitumorali della Cannabis è discussa solo nel contesto di studi di laboratorio e non in ricerche sull'uomo. Se ne discute solo nella sezione Studi di Laboratorio/su Animali/Preclinici.
- Nell'ultima frase della sezione Effetti Avversi del paragrafo Cannabinoidi, sono state aggiunte le parole "severa e rapida" per chiarimento. [Tale precisazione merita ulteriore chiarimento. La frase precedente, senza quelle due parole, suonava così: "A differenza di altre droghe comunemente usate, i cannabinoidi si accumulano nel tessuto adiposo e sono escreti lentamente (emivita di 1-3 giorni), cosicché anche la cessazione improvvisa dell'assunzione di cannabinoidi non è associata con rapido declino delle concentrazioni plasmatiche che potrebbe precipitare sintomi di astinenza o di "drug craving". Naturalmente la frase viene molto smorzata aggiungendo quelle due parole: "..la cessazione improvvisa dell'assunzione di cannabinoidi non è associata con rapido declino delle concentrazioni plasmatiche che potrebbe precipitare sintomi severi e improvvisi di astinenza.". Nel primo caso suona come se i sintomi di astinenza non possano accadere, nel secondo come se non possano accadere sintomi severi e improvvisi, n.d.r].
I lettori del sommario su Cannabis e Cannabinoidi dovrebbero notare che non sono stati fatti cambiamenti nella sezione Livelli di Evidenza per la Cannabis e i Cannabinoidi.."

Mentre non abbiamo notizia che negli ultimi giorni siano stati pubblicati studi negativi sui cannabinoidi, tali da far cambiare il livello di evidenza in materia (anzi, a dir la verità è stata pubblicata una rassegna su Cannabis e dolore che ne dimostra l'efficacia), tutto il documento suona come un tardivo tentativo di correggere una gaffe. Questo in quanto la sua pubblicazione avrebbe potuto avere un impatto sulla classificazione della Cannabis, che negli USA si trova in tabella I, cioè tra le sostanze senza alcuna riconosciuta utilità medica (come l'eroina, l'Ecstasy o l'Lsd).
Nel 2008 l'American College of Physicians ha pubblicato un documento che chiede la riclassificazione della Cannabis: "data l'evidenza scientifica riguardante la sicurezza e l'efficacia della marijuana in alcune condizioni cliniche". Lo stesso ha fatto successivamente l'American Medical Association "al fine di facilitare la ricerca clinica e lo sviluppo di nuovi farmaci". Il potente Dipartimento delle droghe americano (NIDA, National Institute on Drug Abuse), si è sempre opposto a tale riclassificazione.

* Presidente Associazione Cannabis Terapeutica
profilo facebook: associazione cannabis terapeutica
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