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Brasile. Farb: Fronte di Azione Rivoluzionaria Brasiliana. Narcoterroristi di destra?
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Articolo di Donatella Poretti
24 gennaio 2002 17:24
 
Dopo l'omicidio del Sindaco di Santo André, esponente di punta del Partito dei Lavoratori (PT), Celso Daniel, le ipotesi investigative si muovono nella direzione della possibile esistenza del Fronte di Azione Rivoluzionaria Brasiliana (Farb). Dietro questa sigla potrebbe nascondersi un'organizzazione di militanti politici di estrema destra legata al narcotraffico.
In una intervista con la radio uruguayana Espectador, Helio Jaguaribe, sociologo brasiliano ed ex ministro, analizza l'entrata in scena di questo nuovo fattore terroristico-politico. E' curioso per Jaguaribe che il nome delle Farb abbia una somiglianza con quello delle Farc (Forze Armate Rivoluzionarie della Colombia), "con la differenza che in Colombia i guerriglieri sono di estrema sinistra, mentre questi sono di estrema destra", ma legati entrambi al narcotraffico. "Non mi stupisce che gruppi di estrema destra abbiano legami con il narcotraffico. Il narcotraffico e' una peste terribile del nostro tempo, non ha ideologie, e' un crimine orientato solo al lucro". Jaguaribe amplia il discorso sulla lotta alla droga e sul proibizionismo: "il mondo in generale, non solo il Brasile, ha incardinato una battaglia perdente con il narcotraffico", "personalmente credo che la liberalizzazione della droga sarebbe molto meno nociva della sua criminalizzazione", anche se poi precisa che questa scelta politica dovrebbe essere presa a livello internazionale, non da un Paese isolato.
A denunciare le minacce di morte arrivate dalle Farb agli esponenti del Partito dei Lavoratori brasiliano, e' il candidato a Governatore per lo Stato di San Paolo, José Genoino, che tuttavia smentisce di fare campagna elettorale con il giubbotto antiproiettile, e ammette di avere ricevuto cinque minacce di morte negli ultimi mesi, per telefono e per E-mail. Genoino, tuttavia, sostiene che gli attacchi al suo partito "non sono di stampo politico, ma mafioso".
Genoino non crede che dietro alla sigla delle Farb ci sia un'organizzazione e una mente politica: "i messaggi sono talmente mal fatti, cosi' contraddittori, che e' impensabile che siano una cosa seria". "Non esistono gruppi di estrema destra in Brasile. Ci sono estremisti di destra, ma non sono legati al crimine organizzato". Piu' credibile per l'esponente del Partito dei Lavoratori e' che si tratti della mafia legata al narcotraffico che voglia impedire il lavoro del suo partito. "Qualcuno e' stato disturbato dalla nostra insistenza a indagare sui legami del narcotraffico, del furto delle auto e della corruzione in Brasile". La soluzione auspicata? Una "mani pulite" in versione brasiliana.
Cosi' iniziano i primi arresti, alla "mani pulite". Vanildo Rossi Moretti, disoccupato di 48 anni e' stato arrestato perche' distribuiva dei volantini delle Farb. Moretti si discolpa dicendo di appartenere al Partito Verde, mentre fino all'anno passato -dal 1983- aveva militato nel Partito dei Lavoratori, e che i volantini li aveva distribuiti per amicizia. Secondo la Polizia Moretti e' un "elemento pericoloso", e le Farb potrebbero essere composte dagli elementi piu' radicali del Partito dei Lavoratori. A peggiorare la sua situazione, in casa gli hanno trovato un po' di marijuana, ora rischia da 3 a 15 anni di carcere per traffico di droga e apologia di reato.
A smontare questo tipo di ipotesi investigativa arriva un testimone che sostiene che la morte di Celso Daniel e' stata tutto un errore, i sequestratori hanno sbagliato uomo, il loro obbiettivo era l'imprenditore che sedeva in auto accanto a Daniel, Sérgio Gomes.
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