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Brasile. Ministro della Giustizia e consumatori di droghe
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Articolo di Donatella Poretti
7 aprile 2002 20:02
 
In un'intervista pubblicata nell'edizione domenicale del quotidiano brasiliano "O Globo", il neo-incaricato ministro della Giustizia, illustra la sua posizione sulle pene per i consumatori di droghe. Il giurista Miguel Reale Junior e' stato chiamato dal Governo di Fernando Henrique Cardoso per gli ultimi sette mesi di vita della sua amministrazione.
Il ministro difende la depenalizzazione del consumo di droghe: il consumatore non deve essere punito ne' con il carcere, ne' con una multa: "e' necessario avere delle misure socioeducative per sostituire i processi penali per i consumatori di marijuana e delle altre droghe. La nostra proposta e': aumentare la pena minima per i trafficanti e applicare pene piu' blande ai consumatori. E' un vantaggio per chi, punire il consumatore? Come si applica una multa? Chi e' il consumatore di stupefacenti brasiliano? Un giovane adulto e senza denaro", precisa Reale Junior spiegando l'inapplicabilita' di sanzioni pecuniarie.
Il ministro si trova a fare i conti con una lunga campagna elettorale, che si concludera' in autunno con le elezioni presidenziali, e la criminalita', la sensazione di insicurezza dei cittadini e' un argomento a dir poco caldo, soprattutto in un Paese a rischio come il Brasile. La Commissione di Sicurezza del Congresso ha infatti approvato una norma che introduce la quasi obbligatorieta' della prigione preventiva per il reato di narcotraffico. "A volte, il carcere preventivo non e' necessario. Cosi', anche nel caso del traffico di droghe, questa misura non deve essere obbligatoria. Regole molto rigide generano ingiustizie, portano a sanzioni sproporzionate e finiscono con non essere applicate dal sistema Giudiziario".
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