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Brexit. Il Sindaco di Londra per un nuovo referendum
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Articolo di Redazione
16 settembre 2018 19:12
 
 È una delle figure più rispettate e ascoltate della sinistra britannica e al di fuori di essa. Sadiq Khan, il sindaco di Londra, ha deciso di agire prima che sia troppo tardi. In un articolo pubblicato su The Observer Domenica, Khan ha accusato il primo ministro della Gran Bretagna, Theresa May, di essere stata incapace di far accettare al proprio partito conservatore il tipo di Brexit che vuole negoziare con l'Unione europea (UE), nonché le richieste che potrebbero essere contenute in un secondo referendum sull'accordo raggiunto, o sulla possibilità che non si raggiunga nessun accordo e il rapporto con l’UE diventasse spigoloso e caotico.
Il Partito laburista di Jeremy Corbyn celebra questo fine settimana, nella città di Liverpool, il suo congresso annuale, senza aver ancora deciso una posizione chiara sulla Brexit. Corbyn, che ha fatto una campagna tiepida due anni fa per difendere la permanenza del Regno Unito nell'Unione europea, non si è ancora pronunciato sulla possibilità di una nuova consultazione. Sembra che il suo intento sia piuttosto di far fronte contro le difficoltà di May e rimettere ordine tra le sue forze per nuove elezioni.
Per molti settori della sinistra, tuttavia, la buona volontà non è sufficiente. I principali sindacati e le organizzazioni affiliate al partito laburista, così come molte delle sue organizzazioni regionali, stanno diventando sempre più preoccupate per la possibilità che il negoziato sulla Brexit si trasformi in un disastro per i lavoratori e per l’economia del Paese.
"Il tempo sta rapidamente esaurendo e ci ritroviamo con due possibilità", scrive il Sindaco di Londra, "stiamo per lasciare l'UE alla cieca, senza un chiaro nostro rapporto futuro, o con una Brexit senza accordo. Entrambi gli scenari sono lontani milioni di miglia da quanto promesso durante la campagna referendaria, e si continua ancora con le bugie e le mezze verità che a suo tempo sono state vendute all’opinione pubblica, e che rappresentano entrambe un rischio: non credo che May abbia un mandato per giocare in modo così sfacciato con l’economia del Paese o con la vita dei suoi cittadini", conclude Khan.
Decine di mozioni sono state presentate nelle discussioni durante il congresso del partito laburista perché sia convocato un nuovo referendum, ma pesa il fatto che proprio May, all’inizio di settembre, ha completamente scartato questa ipotesi.

(articolo di Rafa De Miguel, pubblicato sul quotidiano El Pis del 16/09/2018)
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