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Canada. Verso la legalizzazione della marijuana grazie all'iniziativa del Governo
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Articolo di Katia Moscano
18 aprile 2003 19:31
 
Il Governo presieduto dal Primo Ministro Jean Chretien intende arrivare, con una nuova legge a giugno, a decriminalizzare il possesso di marijuana. L'obbiettivo e' la riorganizzazione della "National Drug Strategy", con piu' risorse da devolvere alla lotta contro il traffico di droga, alle forze dell'ordine e ai tribunali.
La proposta di legge ha ricevuto diverse obiezioni perche' potrebbe provocare un peggioramento dei rapporti tra Canada e Usa, oltre che per gli specifici effetti che potrebbe avere sulla salute pubblica.
Per Chretien, l'attuale legge contro il possesso di marijuana crea nel Paese delle fondamentali ingiustizie, arrivando a criminalizzare alcuni cittadini e, allo stesso tempo, alimentando la contrarieta' alla legge. Con quella attuale si puo' essere condannati per il semplice possesso di marijuana: questo avviene specialmente nelle zone rurali, dove le infrazioni sono punite con l'iscrizione al casellario giudiziario oppure con il carcere, mentre in altri luoghi, dove la polizia e' troppo occupata per perseguire crimini minori legati all'uso della marijuana, per le medesime offese si riceve un semplice ammonimento.
Non e' stato ancora stabilito cosa sara' considerato"piccolo possesso" o "uso personale": potrebbero essere 10 grammi (pari a 10 sigarette) o 20. Nel passato 30 grammi era lo scrimine tra il possesso semplice e trafficante di droga.
La fonte del Primo Ministro riferisce: "Noi siamo un Paese sovrano e dobbiamo fare leggi piu' appropriate per noi, e la nostra intenzione e' di dedicare piu' risorse contro il traffico della droga, e non a interessarci di quelle che sono le preoccupazioni americane. Inoltre siamo convinti che la nuova legge scoraggera' maggiormente l'uso della marijuana piu' di quanto gia' non faccia quella attuale".
Alcuni parlamentari hanno minimizzato sulla possibile reazione negativa degli Usa, sostenendo che la proposta e' una iniziativa canadese che riflette le priorita' e le preoccupazioni del Paese.
Il direttore per le politiche sul controllo delle droghe presso la Casa Bianca, John Walters, ha ammonito ripetutamente il Canada contro la liberalizzazione delle leggi in materia di droga, responsabile del traffico verso gli Stati Uniti di coltivatori e contrabbandieri.
Ma il Governo canadese e' supportato, secondo un sondaggio commissionato dal Dipartimento della Giustizia, da piu' del 70% della popolazione.
Inoltre c'e il supporto della "Canadian Medical Association", del "Canadian Chiefs of Police", e di due commissioni parlamentari, che lo scorso anno proposero: una la decriminalizzazione del possesso di piccole quantita' di marijuana, e l'altra (del Senato) sollecito' la legalizzazione.
C'e da aggiungere che Chretien ha da sempre parteggiato per una decriminalizzazione della marijuana, ma nei quasi 30 anni trascorsi da quando la commissione Le Dain sollecito' una legge per la liberalizzazione, ha sempre ritenuto che l'argomento fosse "delicato" da affrontare, ma ora che e' Primo Ministro potrebbe essere giunto il momento di farlo.
Anche il ministro della Giustizia Martin Cauchon si e' impegnato per convincere i suoi compagni di Governo: il ministro John Manley, responsabile dei problemi della frontiera, il ministro alla Salute Anne McLellan e l'Avvocato Generale Wayne Easter.
Tuttavia c'e' considerazione che esiste anche un problema di sanita' pubblica e che la marijuana sia una sostanza nociva (ci sono problemi simili da affrontare con il tabacco), ma, riferisce una fonte del Governo: "stiamo prendendo le decisioni in modo da scoraggiare l'uso piu' di quanto non succeda ora, tenendo presente che la pena non debba essere piu' severa del danno creato".
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