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Cani. Obbligo museruola in luogo pubblico. E poi?
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Articolo di Redazione
17 giugno 2018 18:25
 
Pubblichiamo una lettera che ci è giunta al servizio di consulenza “Cara Aduc”, e nostra relativa risposta. Crediamo sia significativa per far presente una situazione diffusa che, a nostro, avviso, è essenzialmente basata sull'ignoranza
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Sono proprietaria di un cane meticcio di taglia medio-grande (22 kg).
Ultimamente mi è stato segnalato che la polizia municipale sta effettuando dei controlli. Alle persone fermate avrebbero precisato l'obbligo di avere, oltre ai sacchettini igienici, anche: acqua per lavare l'urina, la museruola ed il libretto sanitario. Io stessa sono stata ripresa da una persona che in malomodo mi ha intimato di mettere la museruola al cane sebbene ce ne stessimo andando tranquillamente per la nostra strada ed il cane camminasse al mio fianco regolarmente tenuto al guinzaglio e non avesse mostrato alcun segno di aggressività.
Preciso che di solito ho con me tutto l'armamentario in questione, oltre ad avere un'assicurazione multirischi che mi tutela per eventuali danni causati dal cane. Ma alle volte mi capita di fare brevi uscite munita esclusivamente di guinzaglio e sacchettini (non porto neppure i miei di documenti)…. e se porto l'acqua è per dissetare il cane e non di certo per lavare il prato.
Vorrei quindi sapere, per potermi difendere in caso di necessità, cosà devo assolutamente avere con me quando esco con il cane: 1) esiste veramente l'obbligo della museruola e di tutti gli altri accessori anzidetti?; 2) il Comune potrebbe emettere un'ordinanza in tal senso?
Inoltre, nella quasi totalità dei parchi cittadini è vietato l'ingresso ai cani. Peccato che poi per le strade non ci siano fontanelle per dissetarli in caso di necessità. Mi è stato detto che ci sono sentenze di diversi Tar che hanno dichiarato illegittimo tale provvedimento poiché tutti i cittadini hanno diritto di usufruire delle aree pubbliche. Queste determinazioni valgono per tutte le regioni o solo per quelle di loro competenza territoriale?
Grazie per l'attenzione e cordiali saluti.
Chiara, dalla provincia di TO

Risposta di Aduc
quello che ci dice purtroppo accade. Ci sono alcune amministrazioni che (nell'ambito dei loro poteri?) approvano anche regolamenti comunali come quelli da lei ben presentati. Non si tratta, quindi, di norme nazionali, ma ogni Comune fa a modo proprio e, caso per caso, occorre verificare se ci sono violazioni delle norme nazionali. Inoltre, quando c'e' una qualche sentenza del Tar che boccia un qualche regolamento comunale, la conseguenza è solo per quello specifico Comune.
La questione quindi va affrontata in termini di politica amministrativa, ponendo il problema agli amministratori e politici locali e, nel caso, anche impugnando una specifica ordinanza davanti al Tar. Per cominciare, oltre che parlarne qui sul sito di Aduc, sarebbe bene lo faccia anche sui media locali (web e non solo), cercando di coinvolgere alcuni consiglieri comunali locali e i cittadini. Questi ultimi, per esempio, con specifiche petizioni rivolte all'autorità comunale.
Occorre quindi una mobilitazione e sensibilizzazione a livello locale, a partire dalle associazioni animaliste, ma non limitandosi ad esse, poiché stiamo parlando di vita civica ed amministrativa in cui gli animali domestici (i cani nel nostro caso) sono parte integrante da rispettare e favorire nella loro socialita' e condivisione.
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