testata ADUC
Cannabis e codice della strada. Rimediare a riforma scritta male
Scarica e stampa il PDF
9 dicembre 2024 12:55
 

Nel nuovo codice della strada che entra in vigore tra qualche giorno, c’è una norma che grida scandalo: l’art.187 prevede l’arresto fino ad un anno, multe fino a 6mila euro e ritiro immediato della patente per 3 anni per chi, pur non in stato di alterazione, ha assunto cannabis. Le tracce del consumo di thc (il principio attivo della cannabis il cui effetto drogante svanisce dopo poche ore) permangono in saliva, sangue e capelli da due-tre giorni financo a diversi mesi. Le nuove norme quindi verranno applicate anche a chi è alla guida non in stato di alterazione, ma per il solo fatto di aver consumato una sostanza che è lecita per il consumo terapeutico quanto non-illegale per quello ricreativo.

Nonostante prima dell’approvazione della nuova legge fosse stato fatto presente (Parlamento incluso) l’incongruenza di questo articolo, i politici proponenti (in primis il ministro dei Trasporti) erano rimasti indifferenti, probabilmente perché non erano osservazioni funzionali alla campagna proibizionista urlata usata per presentare la riforma. 

Nei giorni scorsi al ministero dei Trasporti si sono accorti di questo problema ed hanno richiesto intervento ai colleghi dell’Interno e della Salute per norme che tutelino i pazienti in cura con cannabis terapeutica.

Non sappiamo ancora come i tre ministeri coinvolti si pronunceranno, ma crediamo che alle prime applicazioni della nuova norma le vittime (terapeutiche e ricreative) che ricorreranno alla giustizia non potranno che vedersi riconosciute le proprie ragioni.

Si pone un problema. La richiesta di modifica del ministero dei Trasporti è per i consumatori terapeutici di cannabis… ma perché non deve essere anche per i consumatori ricreativi, vista l’inconsistenza dell’insicurezza quando guidano diverse ore dopo l’assunzione e visto che l’assunzione stessa di cannabis non è un reato, potendosi ascrivere la loro eventuale guida in stato di alterazione al pari di qualunque altro tipo di guida pericolosa, come avviene per l’alcol dove, addirittura, si prevede la possibilità di guidare avendone assunta una quantità minima?

Insomma, crediamo sia il caso di riconoscere che il nuovo articolo 187 è stato scritto male, in funzione di propaganda proibizionista e con persecuzione di comportamenti che nulla hanno a che fare con la sicurezza alla guida di un veicolo, ma solo per rispondere ad un furore ideologico fine a se stesso. 


Qui il video sul canale YouTube di Aduc


 
CHI PAGA ADUC
l’associazione non percepisce ed è contraria ai finanziamenti pubblici (anche il 5 per mille)
La sua forza economica sono iscrizioni e contributi donati da chi la ritiene utile

DONA ORA
Pubblicato in:
 
 
ARTICOLI IN EVIDENZA
 
ADUC - Associazione Utenti e Consumatori APS