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Cirio: prima fase della ristrutturazione completata, ma i rimborsi non sono ancora decisi
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Articolo di AP
9 gennaio 2003 0:00
 
Ieri si e' svolto il consiglio di amministrazione della Cirio che finalmente ha visto l'uscita del vergognoso Cragnotti. Il comportamento di questo personaggio e' stato quanto di peggio si possa immaginare per un finanziere. Ha distrutto valore per gli azionisti, scaricato debiti pericolosi sugli obbligazionisti non rimborsandoli, cercato di salvare la propria poltrona fino all'ultimo infischiandosene del disastro che questo stava comportando per le attivita' industriali ed alla fine ha sottratto dalle casse di una societa' del gruppo (la SS Lazio) circa un miliardo di vecchie lire come buonuscita! In una nazione seria una persona del genere non potrebbe piu' farsi vedere per strada senza essere deriso da ogni passante.

Ad ogni modo, il lavoro dell'advisor Aldo Livolsi sembra aver terminato la prima fase del piano di riassetto finanziario. Dopo l'uscita di scena di Cragnotti le banche si sono decise a fare un prestito ponte di 20 milioni di euro. Adesso viene la parte piu' complicata: la cessione delle attivita' non strategiche del gruppo ed il rimborso dei crediti. C'e' sempre la spada di Damocle del cross-default che pregiudicherebbe tutta l'operazione.

Le nuove cariche (il presidente ex-ministro Fontana, e gli amministratori Cianci e Colavolpe) dovranno cercare di far dimenticare al piu' presto il vergognoso comportamento di Cragnotti (che peraltro rimane nel cda seppure senza cariche operative).

In conclusione, la giornata di ieri e' stata positiva per gli obbligazionisti della Cirio ma la strada che porta al rimborso dei titoli e' ancora lunga.
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