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Codacons e droghe. Istigazione alla stupidita' e alla censura?
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Articolo di Vincenzo Donvito
9 aprile 2002 16:46
 
L'associazione di consumatori Codacons e' partita in testa denunciando il sito Internet clicca qui perche' istigherebbe al consumo di cannabis. Tra i presunti corpi di reato che questa associazione avrebbe intravisto ci sarebbe un'inchiesta in cui si chiede ai ragazzi se si sono fatti una canna e con che frequenza, nonche' la possibilita' di scaricare degli sfondi per desktop del computer in cui c'e' una foglia di marijuana.
Non sappiamo cosa passi per la testa dei nostri colleghi del Codacons, ma se questi sono i risultati, ce ne dispiace, per la politica dei diritti dei consumatori, per quelle delle liberta' individuali, nonche' per quella dell'ordine pubblico. Si possono avere idee diverse in materia di droghe, ma il delirio punizionista e' un segnale di poca conoscenza della materia e di confusione generale, e l'approssimazione che ne deriva porta anche ad essere ridicoli. Ragion per cui, invitiamo i nostri colleghi a denunciare anche noi dell'Aduc, anzi cogliamo l'occasione per autodenunciarci: abbiamo un sito (questo) del nostro portale, dove a cadenza quotidiana si parla dei danni delle attuali politiche delle droghe, sulle persone e sulle istituzioni, a livello italiano e mondiale: quindi istighiamo a pensar male delle attuali leggi, raccontando e commentando la follia di disordine pubblico che causano ogni giorno. Aspettiamo fiduciosi i castigatori del Codacons, che' facciano trionfare la legge, ma mettendoli sull'avviso di non fare confusione tra diritto e stupidita'. Non solo, ma se proprio ci sara' un magistrato che dovesse dar seguito a questa denuncia, chiunque ne sara' coinvolto avra' a disposizione il nostro studio legale per continuare anche in aula la sua rivendicazione di intelligenza civile e consapevole.
Ma il delirio punizionista non si ferma ai corpi di reato, perche' coinvolge anche la richiesta delle pene: nella sua denuncia il Codacons chiede all'autorita' giudiziale di porre sotto sequestro le pagine incriminate e, non paghi di tanta pena educativa, l'oscuramento del sito www.studenti.it . Si' abbiamo letto bene "l'oscuramento del sito", come se chiedessero il divieto di pubblicazione, per esempio, per il quotidiano "Corriere della Sera" dopo che sulle sue pagine fosse stato pubblicato un articolo di qualcuno a favore della legalizzazione delle droghe. Vuol dire che, dopo aver difeso il diritto all'opinione dei siti del movimento politico "Forza Nuova", di quelli della "Lega Nord" (quando c'erano), di quelli che parlavano di storia delle Brigate Rosse, ci accingeremo a difendere anche quelli degli studenti.it, fino al sito dello stesso Codacons, che immaginiamo sara' attaccato da milioni di navigatori in Internet che, per la richiesta di oscuramento, lo riempiranno di pernacchie: faremo si' che queste pernacchie siano solo virtuali e non si trasformino nelle catene del rito giudiziale cosi' come lo concepisce il Codacons.
Non avremmo mai voluto scrivere queste righe per "mettere alla berlina" questi novelli "castigatori dei costumi", ma di fronte al pericolo pubblico che rappresentano, ci sentiamo proprio in dovere di farlo, per salvaguardare la nostra intelligenza e iniziativa civica in favore dei diritti dell'individuo consumatore e consapevole.
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