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Colombia. Il parastato di Miraflores
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Articolo di Donatella Poretti
7 settembre 2002 18:47
 
Miraflores, dipartimento di Guaviare, da quattro anni non esistono piu' le basi antinarcotici e da due mesi non esistono piu' le autorita' municipali, le uniche autorita' al momento sono le Farc, Forze Armate Rivoluzionarie della Colombia. Hanno instaurato un loro "gabinetto comunale", presieduto da Arcesio Mateguadua, un 23enne che insieme ad altri 8 guerriglieri comanda la citta', "qua abbiamo appreso a governare ed e' nata una nuova Colombia", ha detto uno di loro.
Tra le varie misure di "governo" intraprese c'e' l'identificazione di tutta la popolazione con delle specie di carte d'identita', per evitare l'ingresso di "persone indesiderabili come vagabondi o tossicodipendenti". Espulse anche le prostitute, dietro il pretesto di fermare le malattie veneree, anche se di fatto queste donne abitano a quattro chilometri da Miraflores e sono tranquillamente raggiungibili dai loro clienti. I guerriglieri hanno censito tutta la popolazione in due categorie, 1 e 2, e a parte risultano i commercianti che devono pagare di piu' le tasse anche per gli altri. Nella citta' le Farc mantengono diversi magazzini per la cocaina che attraverso le piste aeree smistano verso il Suriname, Brasile e Venezuela.
"Tutti continuiamo a seminare la coca e l'unica cosa che e' cambiata e' che loro oggi hanno il monopolio completo del traffico", sottolineano alcuni abitanti. Il comandante della brigata mobile numero 7, il colonello Jairo Rodriguez Sarmiento, assicura che per recuperare questa popolazione c'e' bisogno di una strategia integrale, non basta entrare a Miraflores, andrebbero ripristinate tutte le istituzioni "il difensore del popolo, i giudici, e recuperare la fiducia della popolazione civile".
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