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Curare i propri figli coi consigli dei social?
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Articolo di Redazione
3 dicembre 2021 11:59
 
“SOS, cerco rimedi naturali x sintomi influenza e tosse grassa (bambini). Grazie”. Così un messaggio su Facebook (firma BM, donna), a caratteri molto evidenti e a cui hanno risposto, al momento in cui scriviamo, una trentina di persone. Risposte di ogni tipo e cultura medicinale “fai da te”, dove la meno problematica, per la sua genericità, è “vitamina C” e la più “interessante” * è “Sciroppo di lumaca … quello originale delle Alpi Bavaresi....”.
Quindi la signora BM, il cui figliolo sta per prendersi un malanno, si appresta con queste informazioni a prevenirlo. Immaginiamo cosa potrebbe accadere se il servizio sanitario nazionale non fosse gratuito.

Quando eravamo più piccini, se qualche cosa veniva detta dalla televisione, assumeva una sorta di valore al di sopra di ogni cosa. Sembra che oggi questo accada coi social, di per sè e per l’uso che ne fanno i professionisti della mediaticità. Quanto volte leggiamo o ascoltiamo professionisti (e non) che rilanciano sui media su cui scrivono (anche di una certa considerazione) quanto riportato sui social per valorizzare e accreditare le reazioni della cosiddetta opinione pubblica, financo per innalzarlo a livello di simulacro.
Social che sembra abbiano assunto più valore/verità rispetto a media accreditati che, per l’appunto, non essendo soddisfatti del credito raggiunto in anni di presenza professionale, cercano di rafforzarsi con questi social. Che poi le opinioni riportate siano 50 o 10.000, o siano in calce/commento a scritti di più o meno “pazzi scatenati” (**), diventa ininfluente: importante è che sia stata stimolata curiosità e bramosità di chi legge e/o riporta.

Ci auguriamo che questo esempio di banale quotidianità possa servire, a chi già sa, a chi ha dei dubbi e a chi pensa il contrario rispetto alle nostre valutazioni.


* a noi piace la satira…
** noi valutiamo “pazza scatenata” anche la mamma dell’esempio che stiamo utilizzando
 
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