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Ecuador. Da Paese di transito a Paese distributore
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Articolo di Donatella Poretti
31 dicembre 2002 16:31
 
La tesi non e' nuova, ed e' la conferma di quella gia' formulata l'anno scorso dalla Direzione Nazionale Antinarcotici: l'Ecuador non e' piu' solamente un Paese di transito del narcotraffico, ma e' un distributore di sostanze illecite per diverse parti del mondo. La droga arriva per lo piu' dalla Colombia, e in minore quantita' dal Peru', poi viene confezionata e smistata in Ecuador grazie soprattutto a quattro grosse organizzazioni criminali nazionali e straniere, di cui la Polizia sta seguendo le tracce. "Nel 2002 la Colombia ha prodotto 870 tonnellate di cocaina. Il 45% di questa droga esce dal Paese direttamente verso la sua destinazione finale, il 25% passa dall'Ecuador e il resto, in piccole quantita', da altri Paesi". Le parole sono del colonnello José Vinueza, direttore dell'Antidroga, che spiega anche dove avvengono i sequestri . "Nella zona nord (cioe' al confine con la Colombia, ndr) sono stati sequestrati 423 chili di cocaina, alla frontiera sud (ovvero al confine con il Peru', ndr) 39 chili. Ma all'interno del Paese, quest'anno sono state sequestrate piu' di sette tonnellate".
A questo e' da aggiungere anche un ulteriore dato di preoccupazione, ovvero le coltivazioni illecite che iniziano a fiorire in particolare nelle zone di frontiera con la Colombia: effetto dello spostamento causato dalle fumigazioni. I dati sono ancora solo abbozzati e arrivano dal Cicad, la Commissione Interamericana di controllo sull'Abuso delle Droghe dell'Organizzazione degli Stati Americani. Lo scorso 5 dicembre a Washington sono state valutate le politiche antidroga della regione, il documento non e' ancora pubblico, ma dalle prime indiscrezioni, l'Ecuador e' stato bocciato un po' su tutti i fronti. Mancanza di investimenti, mancanza di coordinamento tra le istituzioni che lavorano sul narcotraffico, cosi' come la gestione del Plan Antidroga 1999-2003 e' stata giudicata "deficiente". Per Patricio Yanchapaxi, rappresentante ecuadoriano presso il Cicad, la situazione e' preoccupante: "la lotta alle droghe deve essere integrale e con sufficienti risorse. Non possiamo pensare che dobbiamo dedicarci solo al sequestro di droghe". Nel 2000 sono state avvistate 222 piante di coca, nel 2001 le piante distrutte sono state 120, ed esistono informazioni che al nord esistono altre coltivazioni. Per questo Yanchapaxi ha chiesto che l'Ecuador possa contare su un sistema di monitoraggio aereo come quello colombiano, per fotografare le piantagioni. A confermare il dato preoccupante della frontiera con la Colombia e' il comandante delle Forze Militari colombiane, il generale Jorge Mora, che spiega senza mezzi termini che la zona del Putumayo e' utilizzata per il traffico di droghe, e che le fumigazioni ne sono la causa.
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