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Finanziaria Ernesto Breda: riparte con una nuova vita
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Articolo di Giuseppe D'Orta
8 settembre 2010 13:43
 

Gli azionisti della Finbreda, a partire dalla IntekCapital (già Newfé), hanno deliberato lo scorso mese di luglio la revoca dello stato di liquidazione della società che durava dal 1994, facendola diventare uno strumento per acquisire partecipazioni in altre aziende. 
Finbreda era una società del gruppo pubblico Efim, messo in liquidazione nel 1992, quotata in borsa e che ancora oggi conta circa novemila piccoli azionisti cui appartiene il 48% del capitale.
Newfè, che nel 2000 aveva rilevato crediti delle banche nei confronti di Finbreda per 235 milioni di euro, nel 2007 ha acquisito il 51,83% del capitale di Finbreda dall'Efim a fronte di un'offerta di 500 mila euro immediati ed un milione al momento dell'omologazione del concordato coi creditori (avvenuta a luglio 2009) che ha erogato il 78,5% dei debiti ancora esistenti in capo a Finbreda, pari a 63 milioni.
Ora la procedura di concordato sarà estesa alle società controllate da Finbreda, anch'esse finite in liquidazione coatta, in maniera tale da rendere liquidi i crediti di Finbreda nei loro confronti e consentirle la ripresa dell'attività e, in prospettiva, ripagare anche gli azionisti di minoranza.
I soci attualmente possono avvalersi del diritto di recesso loro riconosciuto a seguito della modifica dell'oggetto sociale di Finbreda. A chi desidera recedere saranno rimborsati otto millesimi di euro (€ 0,008) per ciascuna azione. In alternativa, può attendere che arrivi un qualche rimborso più consistente a seguito delle sopra indicate mosse della proprietà.
Ricordiamo l'indirizzo del Comitato piccoli azionisti "Finbreda", presidente Armando Callea, via Don Lazzeri 63 - 55048 Torre del Lago-Viareggio (LU).

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