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Francia. "Ma allora si proibisca anche l'alcool!"
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Articolo di a cura di Rosa a Marca
9 giugno 2003 17:58
 
Il rapporto "La pericolosita' delle droghe", redatto sotto la direzione del neurobiologo Bernard Roques, e' stato vivamente contestato dalla Commissione d'inchiesta sulle droghe del Senato. I suoi membri accusano la stampa e il Governo socialista di avere "banalizzato" la cannabis, attraverso una lettura ingannevole dei suoi lavori. Il professore reagisce con questo articolo per il quotidiano Libération.

La cannabis e' meno pericolosa dell'alcool?
Il nostro compito, definito da Bernard Kouchner (ex segretario di Stato per la Sanita', ndr), era di mettere a confronto la pericolosita' delle diverse sostanze psicotrope, compresi alcool e tabacco. Partendo da tre criteri: il rischio neurologico e comportamentale, il rischio per gli altri, e quella, piu' generale, di impatto sulla sanita' pubblica. Se si sommano questi tre criteri, si ottiene una classificazione che situa l'alcool nella prima categoria (la piu' dannosa) e la cannabis nell'ultima, con il tabacco nel mezzo. Queste conclusioni sono condivise da medici e scienziati di tutto il mondo. Lo choc vero e' che, per la prima volta in Francia, si affermava che l'abuso di alcool potesse avere una pericolosita' molto forte essendo neurotossico. Noi aggiungemmo che tutte le sostanze psicotrope "a rischio di abuso" sono pericolose e suscettibili di dipendenza. Va da se' che la loro associazione non fa che aumentare il rischio, ma non e' che metterle a confronto significhi incitare a mescolarle.

Per il Senato e l'Académie de médecine, i disturbi del comportamento indotti dalla cannabis costituirebbero i "primi segnali" della sua neurotossicita'.
E' un'interpretazione sbagliata. La neurotossicita' e' una distruzione irreversibile dei neuroni nel cervello. Il crack, l'alcool e probabilmente l'ecstasy hanno una neurotossicita' irreversibile. Non la cannabis, ne' l'eroina ne' i farmaci tranquillanti, antidepressivi. E' un fatto. Cio' non esclude, evidentemente, che possano modificare il comportamento.

Secondo i senatori o il ministro degli Interni, lo spinello attuale, dieci volte piu' concentrato di quello del 1968, non e' piu' una droga leggera.
Sul piano neurobiologico come su quello della pratica, cio' non ha senso. Quello che la gente non sa, e' che la cannabis e' euforica a piccole dosi, ma "disforica" a dosi elevate: una forte concentrazione del principio attivo (Thc), puo' provocare allucinazioni, ansieta' o paranoia. Con, talvolta, un "flash-back" di questi effetti violenti e negativi qualche giorno piu' tardi. La maggior parte di coloro che ne fanno esperienza, soprattutto i giovani che fumano il loro primo spinello, di solito non lo ripetono, fortunatamente. Io non dico che si debba fumare cannabis, concentrata o no, ma nemmeno considerarla diabolica, se no si perde di credibilita' nei confronti dei giovani, i quali poi si chiuderanno di fronte a qualsiasi messaggio di prevenzione.

Come mai una tale crociata per salvare i giovani da questa "peste"?
I termini usati mi appaiono eccessivi. Che il Senato adotti questo discorso moralizzatore senza dire niente sull'alcool e' scandaloso. Se si vuole mettere la Francia in una bolla senza droghe, allora si proibisca anche l'alcool! La maggioranza denuncia il flagello della cannabis, e ritorna sulla separazione artificiosa tra droghe legali e illegali, senza parlare di alcool. Nella pubblicita', alla radio, i messaggi del tipo "l'abuso di alcool e' nocivo" sono stati minimizzati e le lobby dei produttori di alcolici godono ancora di una grande tolleranza.

Quali sono le soluzioni per contenere il consumo di cannabis?
L'eccesso di consumo di cannabis osservato in Francia negli ultimi anni deriva dal ritardo accumulato rispetto ai nostri vicini. Dappertutto e' stato oggetto di attenzione. A partire dai nostri lavori, dall'indagine collettiva dell'Inserm e dal rapporto europeo pubblicato a Bruxelles nel 2002, i senatori canadesi hanno appena preso una posizione radicalmente opposta a quella dei francesi. Essi propongono la liberalizzazione della cannabis, come gia' esiste in diversi Paesi europei. Io la condivido e sostengo il sistema di ammende proposto da Bernard Kouchner e ripreso per conto loro dai senatori. Anche loro propongono una semplice ammenda per il primo spinello. Il problema e' che il recidivo e' passibile di essere rinchiuso in centri ancora da istituire. Con quali medici? Tutte le politiche repressive sono fallite, anche negli Stati Uniti. Solo le politiche preventive danno dei risultati, come insegna la Gran Bretagna. Sulle droghe, la Francia sta per isolarsi dall'Europa.
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