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 GERMANIA - GERMANIA - Germania. Autorizzata la prima sperimentazione con cellule staminali embrionali
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Articolo di Rosa a Marca
26 dicembre 2002 18:38
 
Il neurologo Oliver Bruestle dell'Universita' di Bonn e' il primo ricercatore in Germania a poter importare cellule staminali embrionali finalizzate alla ricerca. L'Istituto Robert Koch (RKI) gli ha infatti concesso l'autorizzazione, sulla base di una legge varata nell'aprile 2002 dal Bundestag (Camera dei deputati).
Nei primi giorni di gennaio Bruestle dovrebbe poter cominciare con i suoi studi, grazie all'importazione del materiale genetico proveniente dall'Universita' Tecnica di Haifa (Israele). Si tratta di staminali ancora indifferenziate che lo scienziato vuole coltivare e poi indurre a trasformarsi in cellule cerebrali e del midollo. L'obiettivo e' quello di avere a disposizione cellule capaci di riparare i danni del sistema nervoso e quindi far progredire la ricerca per il trattamento del morbo di Parkinson.
Nel frattempo altre tre domande sono pervenute all'Istituto Robert Koch.

La situazione legislativa
Come in altri Paesi europei, anche in Germania la ricerca con le cellule staminali embrionali non e' regolata in modo chiaro, forse perche' il Paese e' particolarmente sensibile ai temi dell'eugenetica. E infatti per il Governo non e' stato facile decidere se consentire o meno l'importazione delle cellule, la cui produzione nazionale e' vietata dall'inizio degli anni 90. Negli oltre due anni trascorsi dalla richiesta di Bruestle, varie commissioni di esperti e politici hanno soppesato i pro e i contro alla loro importazione per finalita' terapeutiche. Dopo un dibattito parlamentare nel gennaio scorso, in cui i favorevoli e i contrari si sono ritrovati trasversalmente in tutti i partiti, si e' giunti a una soluzione intermedia: in Germania non sara' consentito produrre cellule staminali embrionali, ma si potranno importare, previa autorizzazione, se giustificate da una finalita' di ricerca straordinaria.
Le cellule da importare dovranno essere anteriori al primo gennaio 2002 (per evitare che vengano coltivate appositamente per le esigenze di altri ricercatori tedeschi) e solo da embrioni soprannumerari provenienti dalle tecniche di fecondazione assistita.
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