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Governo e braccio di ferro con l'Ue, e non solo. La stupidità è infinita
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Articolo di Primo Mastrantoni
15 novembre 2018 10:14
 
 Albert Einstein, premio Nobel per la fisica, diceva "Due cose sono infinite: l'universo e la stupidità umana, ma riguardo l'universo ho ancora dei dubbi."
 
Questa affermazione ci dà lo spunto per scrivere di passato e di presente.

Per il passato, facciamo un esempio che riguarda un grande della storia: Napoleone Bonaparte.

Napoleone Bonaparte (1769-1821) conquistò e governò larga parte dell'Europa. Fu imperatore dei francesi, re d'Italia, mediatore della Confederazione Svizzera e protettore della Confederazione del Reno (Germania).

Sposò Luisa d'Asburgo, figlia dell'imperatore d'Austria, Francesco I, che aveva ripetutamente sconfitto in memorabili battaglie; conferì  regni ai suoi fratelli: Giuseppe fu re di Spagna, Girolamo re di Vestfalia (Germania) e Luigi re dell'Olanda; assegnò al generale  Gioacchino Murat il Regno di Napoli e al generale Jean-Baptiste Jules Bernadotte il Regno di Svezia.

Rimaneva, a Napoleone, un unico nemico: il Regno Unito. Invece di affrontarlo definitivamente o trovare un accordo, ebbro di potere, cosa fa Napoleone? Un atto di stupidità: invade la Russia, e fu la fine. Dei 700 mila uomini dell'armata napoleonica ne morirono 400 mila e 100 mila furono fatti prigionieri. Napoleone finì, poi, in esilio.

Abbiamo ricordato un po' di storia, per rendere chiaro come anche i grandi uomini commettono stupidità, che li portano alla rovina. 

Così, tornando ai giorni nostri, possiamo affermare che, ebbri di potere, i vicepremier Salvini-Di Maio, sulle cui grandezze abbiamo qualche dubbio, commettono stupidità quando si mettono in contrapposizione con l'intera Europa. Infatti, voler confermare, la manovra di bilancio, nonostante gli avvertimenti e i suggerimenti arrivati da tutte le parti, dalle banche alle agenzie e alle istituzioni internazionali, non può che essere classificato che come atto di stupidità.

L'Europa rappresenta il 7% della popolazione mondiale, produce il 25% della ricchezza mondiale (Pil) e spende il 50% in welfare (pensioni sanità, assistenza).  

Ebbene, invece, di rispettare le norme europee, che di comune accordo ci siamo dati, e di trovare soluzione ad eventuali problemi, i due vicepremier, Salvini e Di Maio, puntano a scardinare un modello di convivenza che, tra l'altro, ci ha dato 70 anni di pace.

 Il problema è che questi atti di stupidità politica hanno un prezzo e chi li paga, e li pagherà, sarà il popolo che - speriamo - si svegli e si accorga che il duo Salvini-Di Maio, lo sta portando al disastro. La loro perenne campagna elettorale è già costata 1,5 miliardi di debito in più quest'anno e 5 miliardi il prossimo, accollati, ovviamente, sulle spalle del popolo che dicono di rappresentare.
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