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La guerra contro le droghe continua a travolgere la vita di persone innocenti
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Articolo di Radley Balko
16 dicembre 2004 16:49
 
A Washington DC un paraplegico di 27 anni e' stato condannato per possesso di marijuana a 10 giorni di carcere, dove e' morto in circostanze sospette. In Florida, un malato di sclerosi multipla bloccato su una sedia a rotelle sta scontando una condanna a 25 anni per avere utilizzato un medico non registrato nello Stato per ottenere farmaci contro il dolore. E in Palestina, Texas, alcuni procuratori hanno arrestato 72 persone -tutte negre- e le hanno accusate di distribuire cocaina. La scena ha una somiglianza sorprendente ad una retata per droga, dove gli arrestati erano in maggioranza negri, avvenuta nella cittadina di Tulia, 5 anni prima.

Questi esempi non rari, sono tipici. La guerra contro le droghe prosegue il suo corso, senza preoccuparsi dell'efficacia, della giustizia o di quanto assurda possa essere. Il tema della proibizione delle droghe non e' stato affrontato durante le elezioni del 2004. Non e' stato menzionato nei dibattiti, nelle convention o nelle innumerevoli notizie che hanno coperto le elezioni.

In un certo senso e' stata una benedizione. Solitamente i dibattiti in campagna elettorale circa la proibizione delle droghe si concentrano su quale candidato e quando ha usato quale tipo di droghe, e quanto piu' pentito era per averla usata.

E' ammirevole che siamo andati oltre le scuse, ma e' tuttavia sicuro che e' a causa di quelle leggi che gli attuali politici appoggiano un bambino che prova delle droghe illecite, allo stesso modo che molti di loro hanno fatto qualche volta in passato, e puo' succedere che questo bambino non abbia la possibilita' di finire la scuola o di andare all'universita', tanto meno di essere candidato ad un qualche incarico politico.

Il numero di politici che si sono azzardati a discutere qualsiasi aspetto della guerra contro le droghe, potrebbe stare comodamente scritto nel retro di una edizione economica della Carta dei Diritti. Questo deve cambiare. Gli Usa devono rivedere la loro politica contro le droghe.

Attualmente i governi statali e federali spendono tra i 40 e i 60 miliardi di dollari all'anno per combattere la guerra alle droghe, dieci volte di piu' di quanto speso nel 1980, e spendono miliardi per mantenere in prigione chi infrange le leggi contro le droghe. Negli Usa ora ci sono piu' di 318 mila persone dietro le sbarre per reati collegati alle droghe, piu' del totale della popolazione penitenziaria di Regno Unito, Francia, Germania, Italia e Spagna messe insieme.

La nostra popolazione penitenziaria e' cresciuta del 400 per cento dal 1980, mentre la popolazione in generale e' cresciuta solo di un 20%. Gli Usa hanno il tasso di incarcerazione piu' alto del mondo: 732 ogni 100.000 cittadini stanno dietro alle sbarre.

La guerra contro le droghe ha forgiato il paradigma di tolleranza zero, leggi di sequestro dei beni, condanne minime obbligatorie e innumerevoli eccezioni alla difesa penale e alla protezione delle liberta' civili. Alcuni sociologi gli danno la colpa per la grande violenza nei quartieri piu' difficili. Altri segnalano che ha corrotto la polizia, cosi' come era successo con la proibizione dell'alcol negli anni Venti.

Nel caso della marijuana medica e della prescrizione di analgesici, la guerra contro le droghe ha trattato pazienti con malattie croniche o terminali come fossero tossicodipendenti, e i dottori che li hanno in cura come se fossero dei trafficanti di droghe. Diversi effetti della guerra alle droghe, come le ricerche violente, i pattugliamenti di frontiera, gli scontri a fuoco e le guerre nei mercati neri, cosi' come gli sforzi a livello internazionale, sono costati innumerevoli vite innocenti.

Con tutto questo sacrificio, per lo meno, stiamo vincendo?

Anche secondo lo standard di successo del governo, la risposta e' un indiscutibile "no". Il traffico illecito delle droghe e' stimato attualmente in 50 miliardi di dollari negli Usa (400 miliardi in tutto il mondo), da 1 miliardo che era 25 anni fa. Inchieste annuali sugli studenti dell'ultimo anno delle superiori dimostrano che l'eroina e la marijuana sono disponibili oggi, tanto quanto lo erano nel 1875. I morti causati da overdose da stupefacenti sono raddoppiati negli ultimi 20 anni.

Secondo l'Ufficio nazionale di politica per il controllo delle droghe (ONDCP), il prezzo di un grammo di eroina e' crollato di un 38% dal 1981, mentre la purezza di questo grammo e' aumentata di 6 volte. Il prezzo della cocaina e' caduto del 50%, mentre la sua purezza e' aumentata del 70 per cento. Recentemente l'ONDCP ha avviato una campagna di informazione contro le varianti piu' pure di marijuana che stanno arrivando dal Canada.

Nonostante tutto questo denaro speso e le persone incarcerate; nonostante il danno causato alle nostre citta' e all'integrita' del nostro sistema di giustizia criminale; nonostante le limitazioni che abbiamo permesso contro le nostre liberta' civili; nonostante la perdita di vite innocenti e la sofferenza non necessaria imposta a persone malate e ai loro dottori; nonostante tutto questo, il traffico di droghe non solo prosegue, ma sta crescendo. Le droghe illecite sono piu' economiche, piu' abbondanti e con una purezza maggiore di prima.

Cosi' come la proibizione dell'alcol, la proibizione delle droghe ha fallito sotto qualsiasi parametro immaginabile. Non e' allora giunto il tempo che gli Usa rivedano la loro politica contro le droghe?


Radley Balko, Cato Institute, clicca qui
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