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 U.E. - U.E. - Incarico Maura Cossutta: un colpo al cerchio e uno alla botte!
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Articolo di Donatella Poretti
17 agosto 2006 18:14
 
Un colpo al cerchio e una alla botte! La vicenda dell'incarico a Maura Cossutta al ministero della Salute e' lo specchio di un centrosinistra che non riesce a dire una parola chiara su quei temi sensibili della bioetica che rischiano di far saltare quel partito democratico che ancora non e' nato.
"Livia Turco ha affidato a me l'incarico di rivedere le linee guida della legge 40, (...) sappiamo che le linee guida non modificano la legge ma possono fare molto". Insomma, non si cambiera' la legge ma si riaprira' un dialogo. Sono le parole testuali di Maura Cossutta dello scorso 20 luglio nel suo intervento pubblico alla direzione nazionale dell'associazione Luca Coscioni, quando a nome del ministro della Salute aveva anche specificato di avere gia' iniziato una serie di audizioni di embriologi, esperti ed associazioni, per fare un primo punto a settembre nel merito.
Parole chiare, impegni precisi e tempi brevi.
Poi l'interrogazione urgente alla Camera dei Deputati e la replica del sottosegretario alla Salute Serafino Zucchelli, spiega che "all'interno del ministero non si e' provveduto fino ad ora a dare l'inizio alla fase di revisione ed aggiornamento delle linee guida previste dalla citata legge 40, ne' e' stata insediata a questo scopo alcuna commissione".
Parole altrettanto chiare, nessun impegno almeno a tempi brevi.
Noi avevamo augurato buon lavoro alla Cossutta, complimentandoci per la scelta della ministra Livia Turco, auspicando che fosse l'occasione per riprendere il filo di un impegno sulla legge della procreazione medicalmente assistita e quindi di una revisione in Parlamento. Oggi speriamo che abbia ancora quell'incarico e quel lavoro da svolgere, ma certo non e' una bella figura quella che sta facendo la maggioranza.
E' inutile fingere di avere una posizione comune su certe materie, e il compromesso non e' sempre nobile. Io e la professoressa Binetti la pensiamo esattamente all'opposto, ad esempio. Occorrerebbe maggiore coraggio da parte del centro sinistra per decidere di fare le battaglie in cui si dice di credere, rivolgendosi al proprio e all'altrui elettorato invece che ai partiti e agli schieramenti ideologici.
La strada che si sta seguendo e' quella di evitare attriti e contrasti mettendo la sordina ad un dibattito che se venisse alla luce sarebbe invece sostenuto dal Paese che non vorrebbe mettere un freno puramente ideologico ad una questione vitale come le applicazioni della medicina e la ricerca scientifica.
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