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INCLUSIONE – Nuovi arrivi coi corridoi umanitari
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Articolo di Annapaola Laldi
8 dicembre 2022 11:47
 
A conferma che c'è già, e anche ben rodata, una possibilità di fare arrivare in Italia (e anche in altri Paesi europei), in modo legale e sicuro i profughi, basta leggere gli articoli pubblicati sul numero del primo dicembre da "Notizie EVangeliche" (NEV) che esce su Internet ogni settimana a cura della Federazione delle Chiese Evangeliche in Italia (FCEI). Sono tre che riguardano altrettanti arrivi in Italia di rifugiati provenienti da Paesi diversi, grazie al progetto dei “Corridoi umanitari” sostenuto con l’Otto per mille della Chiesa valdese (Unione delle chiese metodiste e valdesi).
Veniamo così a sapere che, per l’aeroporto di Fiumicino, ci sono stati tre giorni intensi di arrivi di profughi afghani dal Pakistan e dall’Iran, e di profughi siriani e di alcuni Paesi africani dalla Libia.

Per la precisione, il 24 novembre scorso sono sbarcati a Fiumicino, con un volo proveniente da Islamabad, 152 profughi afghani, di cui 68 sono bambini. Ad attenderli a Fiumicino c’era anche Alessandra Trotta, moderatora della Tavola Valdese, che ha espresso la propria emozione per questo nuovo corridoio umanitario, aggiungendo che «non possiamo dimenticare la totalità della popolazione Afghana, che sta affrontando una crisi umanitaria di dimensioni spaventose e non possiamo non rivolgere un pensiero speciale, alla vigilia della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, alle donne coraggiose che in quel Paese, a rischio della vita, continuano a manifestare chiedendo “pane e libertà”».

Cinque giorni dopo, il 29 novembre, sono arrivate, sempre a Fiumicino, 26 persone di origine afghana provenienti dall’Iran. Fra questi c’è un ricongiungimento familiare; una donna di professione ginecologa con 5 bambini ha ritrovato in Italia il marito che è giornalista radiofonico. Questa famiglia sarà accolta in provincia di Torino. L’altra famiglia (genitori e fratellini) è il nucleo familiare di una delle cicliste accolte all’Aquila. Queste ultime troveranno casa a Firenze. Si segnala anche la presenza, in questo gruppo, di una giovane che lavorava in Afghanistan per una ONG americana, e che per questo era in pericolo.

Infine, il 30 novembre, sono arrivati 114 rifugiati provenienti dalla Libia. Alcuni sono originari della Siria, altri dell’Eritrea, del Sudan, del Sud Sudan e della Repubblica democratica del Congo. 101 di questi saranno ospitati nel Sistema di accoglienza nazionale e gli altri 13 dalla Comunità di sant’Egidio, dalla FCEI e Tavola Valdese.
Nell’articolo si legge che “con questo arrivo si completa il primo protocollo per rifugiati e richiedenti asilo provenienti dalla Libia, firmato dai Ministeri dell’Interno e degli Esteri, UNHCR, Comunità di Sant’Egidio, FCEI e Tavola valdese”. Con questo corridoio sono state accolte nel nostro Paese 500 persone, di cui 300 dallo Stato e 200 dalle associazioni.
In questa occasione, a rappresentare lo Stato, a Fiumicino, c’erano Matteo Piantedosi, ministro dell’Interno, e  Antonio Tajani, ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione  Internazionale, la rappresentante dell’UNHCR per l’Italia, Chiara Cardoletti, il presidente della Comunità di Sant’Egidio, Marco Impagliazzo e il presidente della FCEI, Daniele Garrone.
 
Vale la pena riportare per intero la dichiarazione di Daniele Garrone: «Siamo di fronte a un fatto rilevante anche sul piano internazionale: con questo corridoio umanitario dalla Libia, l’Italia conferma una strategia pilota che ha dato frutti importanti. Grazie ai corridoi umanitari, infatti, migliaia di rifugiati hanno trovato protezione in Italia seguendo una via legale e sicura, e sono stati accompagnati in un percorso di integrazione che ha dato frutti evidenti e riconosciuti. L’apertura di un corridoio dalla Libia dimostra l’importanza e l’efficacia di un rapporto tra società civile e istituzioni – a iniziare dai Ministeri dell’Interno e degli Affari esteri –  che speriamo possa essere ulteriormente incrementato. 
Le azioni come quelle dei corridoi umanitari non vanno ridotte a gesti caritatevoli di anime pie ma hanno a che fare con i principi della nostra Repubblica democratica costituzionale e con una visione dell’Unione europea fondata sulla tutela e la promozione dei diritti umani.
Come chiese evangeliche ci sentiamo impegnati a sviluppare questa strategia e più volte ci siamo rivolti alle nostre chiese sorelle in Europa, come quella tedesca, perché sostenessero lo sforzo italiano e adottassero provvedimenti analoghi. E sappiamo che su questo piano europeo molto resta ancora da fare.
Mentre ci rallegriamo per questo arrivo, pensiamo anche a chi dalla Libia approda a Lampedusa con l’animo e il corpo feriti e a chi ha salva la vita grazie ai soccorsi in mare. A tutti coloro che si prodigano in questi salvataggi – forze istituzionali  e organizzazioni della società civile, qui anche con il sostegno della più grande chiesa protestante in Europa, quella tedesca  – va la nostra riconoscenza.
La tragedia delle morti nel Mediterraneo impone scelte coraggiose e generose, coerenti con i nostri principi costituzionali e, per noi protestanti, con il dovere evangelico del soccorso a chi soffre ed è in pericolo. Siamo di fronte a una sfida complessa che ci impone di adottare strumenti diversi e complementari. Il nostro Paese ha risorse materiali ed energie morali capaci di affrontare anche questa sfida
». 

Dal canto suo, Matteo Piantedosi, dando il benvenuto ai 114 profughi arrivati, ha aggiunto che  «Siamo qui per testimoniare il nostro orgoglio come Italia: quella dei corridoi e delle evacuazioni umanitarie è una esperienza unica, di cui siamo fieri perché ben si coniuga con l’integrazione, attraverso una filiera di istituzioni dedicate all’accoglienza. Il Governo italiano plaude a questa esperienza, la conferma, la rinnova e la rilancia per il futuro. Vogliamo continuare a vivere l’orgoglio di contribuire a progetti come questo, per aiutare chi ha bisogno a fuggire dall’orrore».
 
 
Sullo stesso argomento sono comparsi i seguenti articoli:

5/8/2022 – Finalmente buone notizie …

10/8/2022 - Corridoi umanitari; un piccolo resoconto

 
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