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Iraq. La guerra ha fatto aumentare il traffico di droga
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Articolo di Katia Moscano
8 luglio 2008 12:56
 
L'Iraq sta diventando un punto di passaggio per le droghe. Infatti le bande criminali usano i suoi confini con l'Iran per contrabbandarle e farle arrivare nel Medio Oriente, in Africa e in Europa.
Per le autorita' irachene da quando e' iniziata la guerra con gli Usa nel 2003, e' aumentato il commercio illecito di oppiacei, cannabis e medicinali, e molte di queste sostanze arrivano dall'Afghanistan, passando dall'Iran.
Per via della guerra e' difficile avere statistiche precise, ma per quelle in possesso del Governo iracheno sono aumentati gli arresti dei trafficanti sul confine con l'Iran, il Kuwait e l'Arabia Saudita.
"Molti trafficanti sono stati arrestati", ha dichiarato all'agenzia AFP il Generale Maggiore Abdul Karim Khalaf, portavoce del ministro dell'Interno.
Il capo della polizia iraniana Esmaeel Ahmadi Moghdam ha dichiarato che nel 2007, delle 2500 tonnellate di droghe entrate nel Paese dall'Afghanistan, solo 900 sono state sequestrate dalle forze dell'ordine.
Anche secondo l'International Narcotics Control Board, agenzia indipendente Onu, una consistente fetta di traffici passa dall'Iraq, e fonti della polizia locale dichiarano che gli arresti nella citta' di Amara sono passati dai 26 del 2005 ai 46 del 2007.
Con i traffici sono ingenti i guadagni. Un chilo di eroina e' venduto in Afghanistan per 3 mila dollari Usd e per 3200 in Iran, ma quando arriva in Siria e' venduto a 17 mila, e a 21 mila in Giordania. In Europa il costo medio e' di 35 mila dollari.

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