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L’irriverente a Lecce. Natale, tristezza, consumi, rottura e Bukowski
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Articolo di Alessandro Gallucci
1 dicembre 2018 12:36
 
 Sembra che in città una delle priorità sia quella di addobbare strade e vicoli a festa, per l'arrivo del Natale. Esistono consiglieri comunali d'opposizione e forze politiche che si beano con luci e ninnoli, ritenendoli capaci d'accendere l'entusiasmo natalizio e sopratutto di
spingere i consumi. Che anime belle! Dopo l'ennesima uscita d'un consigliere comunale del centro destra sul Natale triste in città (a novembre mese dei morti loro e di tutti sembra che la città dovesse essere piena di addobbi) e dopo una simile presa di posizione di Casa Pound, mi viene da dire: carissimi supposti rappresentanti del popolo, biondatori urbi et orbi, raccoglitori di svuotato consenso… avete rotto il cazzo. So che è sbagliato fare ricorso alle parolacce, perchè si dimostra d'avere un linguaggio limitato e alle volte pochi argomenti da contrapporre. Ogni tanto, però, è salutare. Ma chiedo scusa, rinsavisco e invito gli augùri del consumismo cittadino a fare proprie le parole di Bukowski e smetterla di tediarci. "È Natale da fine ottobre. Le lucette si accendono sempre prima, mentre le persone sono sempre più intermittenti. Io vorrei un dicembre a luci spente e con le persone accese."
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