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L’irriverente non ce la fa a prendere sul serio chi ci governa. Malato?
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Articolo di Vincenzo Donvito
9 febbraio 2019 13:22
 
 Sì, è proprio così. Questo irriverente non ce la fa a prendere sul serio chi ci governa, almeno in alcune loro espressioni che, però, visto  che sono di un livello importante, di riffa o di raffa, trascinano nel giudizio tutto il resto dei governanti.
Cioè, ma lo sentite il ministro Luigi Di Maio quando parla di questa storia della Francia? Suvvia, sembra una barzelletta. E poi quei coglionazzi dei francesi che ci sono cascati alla grande… certo, li hanno pizzicati sulla loro grandeur, ma cazzo! Siamo nel 2019! Anche per la Francia, varrà? E invece no. Sembra che non valga. E tutti lì a macinare editoriali.
Gli uni, Di Maio e Matteo Salvini in generale, continuando a sparare cazzate sulla loro sovranità individuale: “io sono dirigente di un partito, oltre che ministro, e come dirigente di partito dico che vorrei trombarmi la Brigitte di Macron”, mentre come ministro non dico che mi tromberei anche Emmanuel oltre che sua moglie”. Oh via. Ve l’immaginate se il presidente Macron venisse fuori con “fa che trovi Luigi o Matteo ad un angolo di strada… che li riempio di botte che la ‘mi moglie non si tocca”, e poi aggiungesse “oh, state attenti, sto parlando come francese d’onore, modello “figaro” o “Cyrano de Bergerac”, mica come presidente”. Risate.
Gli altri. Francesi a vari livelli di porte-parole (la Francia, quando vuole, sa veramente esser unica e solidale), che fanno i risentiti. Manca solo si mettano i parrucconi dei reali pre-rivoluzione. Che richiamano quel poveraccio di ambasciatore che, foss’anche solo per il clima temperato, non gli pareva vero di stare a Roma. Speriamo che non ritirino i “camembert au lait cru” e la Perrier o che impongano dazi di copyright su chi si fa le crépe anche a casa, ché allora sì che mi incazzerei.
Va beh. Ognuno si fa la sua campagna elettorale per le prossime europee di maggio. Triste e da incubo quella dei nostrani sovranisti Luigi e Matteo, bruttina quella di Emmanuel.
Mi sembra di essermi rassegnato e tranquillizzato  per le sparate dei nostri sovranisti, ma ho dovuto sobbalzare. Beh, facile visto che lo stimolo è dal ministro Danilo Toninelli. Credevo di stare a posto  dopo i numeri a cazzo che ha dato sul Tav Torino-Lyon e dopo il tunnel inesistente al Brennero, e invece no. Sentite questa, giuro che l’ho letta (1): l’ampliamento dell’aeroporto di Firenze (una novella degli stenti da manuale) lo si è voluto fare perché così avrebbero espropriato e dato soldi ai terreni di proprietà di Denis Verdini (il novello mostro di Firenze, per qualcuno)… che ha fatto sapere non solo di non possedere terreni in zona ma che, nella sua agitata attività politica, a parte l’esser favorevole all’ampliamento come la maggior parte dei fiorentini, di questo aeroporto non si è mai occupato.
Chissà chi lo informa il nostro ministro Toninelli che, questi giorni, se gli danno la cittadinanza onoraria a Firenze fanno solo un dovere, visto che impazza in città ovunque e ce lo troveremo anche all’inaugurazione di una linea della tramvia per lo stesso aeroporto. Bah, ad informarlo saranno i suoi amici che gli hanno dato i numeri strampalati sulla Torino-Lyon o gli amici degli amici del Di Maio sulle ricadute istituzionali delle sue azioni politiche come individuo e come ministro. Cioé quelli che non ci capiscono ‘na sega e fanno rutti come fossero alla riunione del condominio.
Mi domando se, come irriverente (!!), sono malato io o che? Troppo facile buttarla in “malattia”: fai cose che non condivido? Malato!! Magari anche: storpio! E perché no: frocio! Puttana! Ma l’irriverente è altruista, individualista ma altruista. Quindi: sì! Sono io ad essere malato!

NOTA
1 - https://rep.repubblica.it/pwa/locali/2019/02/09/news/firenze_lite_sulla_pista_dell_aeroporto_verdini_contro_toninelli_mai_avuto_terreni_si_informi_meglio_-218704216/
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