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Istigazione alla coltivazione per chi vende semi di canapa? Come ridicolizzare una cosa molto seria
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Articolo di Vincenzo Donvito
27 agosto 2005 13:06
 
Dopo l'arresto del responsabile del sito www.marijuana.it a fine luglio, spacciato come il capo di una rete di trafficanti e spacciatori di droghe e poi, per ora, finito con una incriminazione per istigazione al consumo, eccoci ad un nuovo episodio: un signore che via Internet vendeva semi di canapa (attivita' consentita dalla legge) e' stato incriminato per "istigazione alla coltivazione". Che e' come incriminare per istigazione all'omicidio un commerciante di casalinghi perche' con un coltello da cucina da lui venduto e' stato commesso un omicidio; gli esempi potrebbero essere a iosa, ma il concetto e' che si stravolge il diritto incriminando tutti coloro che vendono qualcosa che, usato in un certo modo, e' servito a commettere un reato... e, oltre a incrementare la perdita della certezza del diritto si scade anche nel ridicolo.
Invece la questione droga e' molto seria e non puo' essere continuamente affrontata con queste gag o, quando invece non si scade nel ridicolo, con iniziative inutili e peggiorative della situazione.
Sarebbe meglio che il legislatore, se vuole continuare nella sua politica punizionista, lo faccia sul serio: vieti la vendita di semi di canapa e costruisca carceri in grado di ospitare quei milioni di persone che oggi in Italia si autoproducono e/o consumano droghe illegali di ogni tipo.
Qualcuno crede che le azioni esemplari come questa di ieri della Guardia di Finanza di Imperia possano essere un deterrente? Se c'e' e' un credulone, visto che si va avanti da anni in questo modo e i consumi delle sostanze illegali aumentano. E lo stesso accade anche quando ci sono i sequestri tra i veri trafficanti e spacciatori, anche ingenti, con anni di carcere giustamente comminati e merci illegali (e delinquenti che la gestiscono) che continuano a circolare in abbondanza aumentando il livello di violenza e di insicurezza della nostra vita quotidiana. Merci che, visto da dove provengono -e' bene ricordarlo- servono anche a finanziare i terroristi di Al Qaeda e delle Farc colombiane.
Una cosa molto seria, quindi. Che coinvolge proprio tutti. E che per questo non puo' essere affrontata generando un ridicolo che fa allontanare i cittadini dalla fiducia e dall'utilita' dell'operato delle autorita'. E su cui occorre anche riflettere rispetto all'opportunita' e alla necessita' di un approccio non punizionista.
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